Arriva all’undicesimo album la sempre brava Laura Veirs: il precedente, “The Lookout“, era uscito nell’aprile 2018, ma nel frattempo sono cambiate alcune cose nella vita della musicista nativa del Colorado, ma residente a Portland.

Laura, infatti, si è di recente separata dal marito e produttore Tucker Martin, con cui ha registrato anche questo nuovo lavoro: “le mie canzoni sapevano che stavo divorziando prima ancora che lo facessi”, ha spiegato la folk-singer statunitense nella press-release.

Nonostante il dolore e la difficoltà  del momento, comunque le sue canzoni non mancano di leggerezza, eleganza e poesia.

Nel recente singolo “Another Space And Time”, per esempio, la Veirs, come anche lei stessa ci ha raccontato nella nostra recente intervista, prova a sperimentare con suoni provenienti dalla tradizione sudamericana: non ci sono solo gentili tocchi di samba, ma anche una delicatezza -accompagnata da un velo di malinconia – che entra immediatamente nel cuore di chi ascolta (ottimi sia il violino che i fiati).

Nella successiva “Turquoise Walls”, che si riferisce al colore dei muri della sua camera da letto che ha recentemente ripitturato dopo la separazione, troviamo invece sottili elementi elettronici che funzionano perfettamente con la sua sempre morbida voce.

“Memaloose Island” poi contiene delicate influenze country-folk con panorami sonori decisamente più grandi, ma non meno calorosi, mentre “Burn Too Bright”, dedicata al compianto Richard Swift, mette in luce la sua natura pop più elegante con arrangiamenti di archi davvero deliziosi.

Incantevole anche “All The Things” che, con la sua semplicità  strumentale e la sua leggerezza folk, ci sa incantare ancora una volta.

Davvero un bel disco questo “My Echo”: sebbene in un periodo difficile del suo matrimonio e della sua vita, Laura Veirs ha saputo creare un lavoro di grande valore che sa dare conforto e portare calore umano in questo anno triste e doloroso.

Credit Foto: Jason Quigley