Avete presente quando si dice quella roba tipo che qualcosa è talmente brutta che fa il giro e diventa bella? E’ più o meno quello che succede con questa miniserie di Netflix. Più o meno però, perchè dire che diventa bella è una discreta forzatura. Interessante forse, sicuramente intrattenente.
Ci mette un po’, due o tre episodi di una lentezza allucinante, il triangolo tra un giovane psichiatra, la sua avvenente segretaria e la bella ma tormentata moglie a svelare che si tratta di qualcosa di più che un banale menage a trois.

Lo si percepisce fin dall’inizio però che la “shyamalanata“, o le “shyamalanate“, è o sono dietro l’angolo.
E quindi ti ci appiccichi, per scoprire di che si tratta e, soprattutto, quanto si può raschiare il fondo. Perchè la serie è anche questo: una gara a chi fa peggio tra attori e sceneggiatori.
A suo modo imperdibile.