Due anni dopo la sbornia di consensi e coccarde (e danari) con “The Man Who” i Travis erano chiamati al terzo album: quello più difficile, checchè se ne dica, per una band ad alta gradazione pop e che punta tutto sulla forma canzone più che sperimentare od addentrarsi in particolari diverse avventure stilistiche. Così è Fran Healy, così sono i Travis. “The Invisible Band” fu il nome di questo terzo atto della loro carriera.

Poche settimane prima dell’uscita, l’album venne anticipato da “Sing”, una ballad vagamente effervescente portata per mano dal banjo ed accompagnata nel video da una divertente food fight che le garantì una ottima heavy rotation in lungo ed in largo per i canali di musica dedicati. Seguirono come singoli il vivace ed agrodolce pop di “Side” e la scolastica “Flowers in the Window” per la quale, seppur non presente nei crediti, dette mano addirittura Paul McCartney.

Il contorno venne affidato ad altri delicati ed intimi e semplici sonetti volutamente tenuti a giri ridotti, pensati ed arrangiati con la chitarra acustica in braccio, fatti di melodie ed andazzi da mezza stagione, dove il brio dal sapore primaverile (“Follow The Light”, i soffici bagliori di “Afterglow”) si alterna a brumosi quanto carezzevoli sentimenti autunnali (“Dear Diary”, “The Cage”, “Last Train”).

Numero 1 in UK (per 4 settimane di fila) ed Irlanda, ottavo posto massimo in Italia, “The Invisible Band” fu 4 volte platino in Gran Bretagna ed il 97esimo album più venduto nel decennio di riferimento nel Regno Unito: i Travis a loro volta erano ormai in prima fila tra i portabandiera di quello che già  al tempo veniva definito come post-britpop.

Travis – The Invisible Band
Data di uscita: 11 Giugno 2001
Tracce: 12
Durata: 55:25
Produttore: Nigel Godrich
Etichetta: Epic Records

Tracklist:
1. Sing
2. Dear Diary
3. Side
4. Pipe Dreams
5. Flowers In The Window
6. The Cage
7. Safe
8. Follow The Light
9. Last Train
10. Afterglow
11. Indefinitely
12. The Humpty Dumpty Love Song