I voti che Pitchfork assegna giornalmente da anni ai dischi che recensisce sono da sempre oggetto di discussione.

Adesso la bibbia della musica indipendente ha stilato una lista di 19 album ai quali, dopo anni e varie discussioni redazionali, cambierebbe la valutazione.

La webzine spiega così l’operazione:
Sono voti ipotetici… un piccolo diversivo divertente, un inizio di conversazione con te lettore nato dalle rimostranze individuali del nostro staff.

Nella lista pubblicata troviamo dischi importanti poco considerati all’epoca in fase di recensione e oggi invece ampiamente rivalutati (“Sky Blue Sky” dei Wilco, “Stories From the City, Stories From the Sea” di Pj Harvey e “Discovery” dei Daft Punk che ora riceverebbe un 10 pieno) ma anche album che subiscono un netto taglio del loro voto originale (su tutti “Turn on the Bright Lights” degli Interpol nelle settimane di pubblicazione rasentava la perfezione ora ne uscirebbe con un meno esaltante 7.0).

Ecco la lisa completa:

Rilo Kiley: Take Offs and Landings (2001)
4.0 → 8.0

PJ Harvey: Stories From the City, Stories From the Sea (2000)
5.4 → 8.4

Wilco: Sky Blue Sky (2007)
5.2 → 8.5

Chief Keef: Back From the Dead (2012)
7.9 → 9.1

Jeffrey Lewis: It’s the Ones Who’ve Cracked That the Light Shines Through (2003)
3.9 → 7.6

Chairlift: Moth (2016)
7.6 → 8.5

Prince: Musicology (2004)
5.8 → 7.8

Foxygen: We Are the 21st Century Ambassadors of Peace & Magic (2013)
8.4 → 6.3

Grimes: Miss Anthropocene (2020)
8.2 → 6.9

Big Boi: Sir Lucious Left Foot: The Son of Chico Dusty (2010)
9.2 → 7.7

Lana Del Rey: Born to Die (2012)
5.5 → 7.8

Daft Punk: Discovery (2001)
6.4 → 10

Daft Punk: Random Access Memories (2013)
8.8 → 6.8

Interpol: Turn on the Bright Lights (2002)
9.5 → 7.0

Liz Phair: Liz Phair (2003)
0.0 → 6.0

The Strokes: Room on Fire (2003)
8.0 → 9.2

Regina Spektor: Begin to Hope (2006)
7.5 → 8.5

Charli XCX: Vroom Vroom EP (2016)
4.5 → 7.8

Knxwledge: Hud Dreems (2015)
7.2 → 8.4