Anna Calvi celebra il suo rapporto di collaborazione con la nota serie “Peaky Blinders” facendo uscire questo EP dedicato nel titolo a Tommy Shelby protagonista principale della fiction; c’era la volontà  insomma da parte della cantautrice di andare oltre la composizione degli strumentali degli episodi, appropriandosi pertanto di una produzione che segnasse un punto fermo all’interno della propria discografia ferma al fortunato “Hunter”.

Dentro “Tommy” ci sono due inediti “Ain’t no grave” e “Burning down”, la prima, una versione al femminile di un connubio gotico fra i Depeche Mode di “Personal Jesus” cantati da Johnny Cash, la seconda, una nera ballata che si incanala nel solco del migliore blues paludoso del Sud; subito dopo vengono le due cover, la “Red Right End” di Nick Cave, già  usata in “Peaky Blinders”, che si riallaccia al precedente brano per intensità  e origine dal bassofondo, mantenendo fortunatamente un preciso mood alla Bad Seeds, perchè alla fine tutto da lì viene, per finire con “All tired horses” di Dylan da “Self Portrait” con la sua strofa ripetuta in loop (“All the tired horses in the sun/How Am I supposed to get any ridin’ done?), una classica strofa lirica e misteriosa del menestrello di Duluth, virata ancora una volta nel suono anni 50 denso e misterioso della cantante britannica.

Di fatto, “Tommy” risponde perfettamente alla sua esigenza di contenere canzoni cinematiche non tanto da accompagnamento alla narrazione  quanto da suggerimento di un contesto emotivo che ha a che fare con una certa intensità  antica e profonda, col sentire di un blues arcaico che nella versione della Calvi diventa enfatizzato da una produzione molto attenta ai riverberi, alla purezza di un suono di assonanza Spectoriana, che si incastra in modo efficace con la sempre capiente e allo stesso tempo distinta voce, senza sbavature e dal timbro modulare ma sempre potente nei sui saliscendi da perfetta interprete di una sensualità  carnale, basta sentire ad esempio cosa fa in “Burning down” con quel mix tra sussurri, declamazione e urla dal piacere raro. Avanti così.

Credit Foto: Maisie Cousins