Si rivedono i The Churchhill Garden, sempre guidati dalla mano sapiente di Andy Jossi e con la voce di Krissy Vanderwoude ad accompagnarci in questo dolce (ma sempre sonico) viaggio.

Il ritornello è avvolgente e onirico al punto giusto, un marchio di fabbrica del duo, e potremmo dire di essere in territori quasi Lush, ma la costruzione del brano ci ha riportato alla mente i migliori U2 degli anni ’80 e la cosa ci piace tantissimo. Bellissimo il finale con l’anima shoegaze che prende il sopravvento e si vola altissimi in mezzo ai riverberi.

Non smettiamo di ripeterlo, ci vuole un disco che racchiuda tutte queste perle sonore.

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