John Lydon ha preso le distanze dai Sex Pistols, dopo averli accusati di voler “lucrare” sulla morte della Regina.

In un thread condiviso sulla pagina Twitter dei Public Image Ltd, l’ex cantante dei Pistols disconosce qualsiasi presunta attività  legata al singolo del 1977 “God Save The Queen”.

John Lydon desidera prendere le distanze da qualsiasi attività  dei Sex Pistols volta a trarre profitto dalla morte della Regina Elisabetta II“, si legge nella dichiarazione. “I musicisti della band e il loro management hanno approvato una serie di richieste contro la volontà  di John, sulla base dell’accordo di maggioranza del tribunale“.

Riconoscendo la recente scomparsa della Regina Elisabetta II e il potenziale collegamento con la controversa canzone, il comunicato prosegue: “A parere di John, il momento in cui si è deciso di avallare qualsiasi richiesta dei Sex Pistols per ottenere un guadagno commerciale in relazione a ‘God Save The Queen’, in particolare, è di cattivo gusto e irrispettoso nei confronti della Regina e della sua famiglia in questo momento. John ha scritto il testo di questa storica canzone e, pur non avendo mai sostenuto la monarchia, ritiene che la famiglia meriti un po’ di rispetto in questo momento difficile, come ci si aspetterebbe da qualsiasi altra persona o famiglia quando qualcuno a loro caro è morto“.

Un portavoce dei Sex Pistols ha risposto alle affermazioni di Lydon in una dichiarazione rilasciata a Deadline: “Non riusciamo a capire a cosa si riferisca. A parte un paio di richieste per l’uso di immagini o audio in servizi giornalistici su The Queen e il suo impatto sulla cultura, non c’è nulla di nuovo relativo a ‘God Save The Queen’ che sia stato promosso o pubblicato in qualsiasi modo“.

John Lydon ha inizialmente condiviso su Twitter lo stesso ritratto di Elisabetta II utilizzato per “God Save The Queen”, senza le modifiche punk, per rendere omaggio alla monarca defunta.

Photo: Σπάρτακος, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons