Vi piacerebbe ripercorrere giorno per giorno gli eventi di un anno a voi caro? Quanto spesso molti di noi avrebbero voluto tenere un diario dettagliato di certi periodi?
Non sempre è possibile, spesso ci si rende conto troppo tardi e i ricordi sono ormai sfocati. Quel che ha fatto lo scrittore Matteo Torcinovich è in questo senso un piccolo grande miracolo, raccontandoci con il suo nuovo libro tutte le tappe fondamentali, giornata dopo giornata, di quello che è stato un anno decisivo per la storia della musica: il 1977.

“15 Ottobre 1977. L’ultimo singolo dei Sex Pistols arriva oggi nei negozi: “Holidays in the Sun”, scritto a Berlino durante un breve soggiorno del gruppo. ” (“1977. Don’t call it punk. Storia illustrata dell’anno che cambiò per sempre la musica” di   Matteo Torcinovich)

Ancora una volta con Goodfellas edizioni, l’autore pubblica un lavoro che assume le fattezze di un vero e proprio manuale: “Don’t call it punk” , quasi 500 pagine che ripercorrono il movimento Punk che nel 1977 invase prima Londra e poi il pianeta.
Sono passati 45 anni e se deciderete di tuffarvi in questa lettura non passerà  sicuramente inosservato quanto ci sia di attuale in ciò che leggerete. A pensarci bene la sensazione del “No Future” è vicina a noi tanto da far paura ed è questa nostra familiarità  con l’incerto che rende il movimento punk un genere musicale (e non solo) sempre presente.
Parole, immagini, ritagli di giornale e fanzine, Torcinovich ci dimostra che diamo per scontate tante cose, senza considerare che prima di quegli anni non esisteva la fanzine per esempio ed è proprio a Londra che nacque: teniamo presente che in quel contesto la stampa è sempre stata fondamentale ma per la prima volta trova una sorta di nemico che la stuzzica così tanto al punto di metterla in difficoltà  con provocazioni che sconfinavano nell’assurdo.

“28 Ottobre: L’album di debutto “Never Mind The Bollocks” dei Sex Pistols è in circolazione da meno di un’ora ed è già  stato ritirato dalla vendita nei grandi magazzini Boots, Woolworth’s e W.H. Smith.” (“1977. Don’t call it punk. Storia illustrata dell’anno che cambiò per sempre la musica” di Matteo Torcinovich)

“Do it yourself”, un approccio alla vita e all’arte che nasce con il Punk ma che ancora oggi è fonte di ispirazione.
Quante cose crediamo di vedere per la prima volta e poi scopriamo che il movimento Punk l’ha già  fatto sul palco e fuori dal palco? E l’autoproduzione delle band?
Le risposte alle nostre domande sono su “1977. Don’t call it punk. Storia illustrata dell’anno che cambiò per sempre la musica” di Matteo Torcinovich, il racconto dettagliato bilingue, con una parte grafica straordinaria, un lavoro che ci illumina sulla forza costruttiva di un movimento culturale entrato nelle vene di tutti gli appassionati di un certo tipo di musica.

Editore: Goodfellas, Illustrated – Bilingual edizione (16 settembre 2022)
Autore: Matteo Torcinovich
Pagine: 496 pagine
ISBN-10 “Ž: 8899770263
ISBN-13 “Ž: 978-8899770266