Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

BRIAN ENO – “FOREVERANDEVERNOMORE”
[Universal]

Il 22 ° album in studio di Brian Eno, il primo da “Another Day On Earth” del 2005 nel quale il produttore e musicista canta nella maggior parte dei brani, è stato realizzato in collaborazione con Leo Abrahams, anche chitarrista in alcuni brani. Eno ne parla così: La mia voce è cambiata, si è abbassata, è diventata una personalità  diversa da cui posso cantare. Non voglio cantare come un adolescente, può essere malinconica. Per quanto riguarda la scrittura di nuove canzoni, si tratta di paesaggi, ma questa volta con degli esseri umani. Mi piace creare mondi, è quello che faccio come artista, creare mondi sonori. Ora, dopo una lunga assenza di esseri umani in questi mondi, ho provato a inserirne uno e a vedere come si sente nel mondo che ho creato.

BILL CALLAHAN – “YTIâ…ƒAƎЯ”
[Drag City]

Ci parla così del suo album lo stesso Bill: Volevo fare un disco che parlasse del e riflettesse il presente. Credo sia necessario stimolare la gente, risvegliarne l’amore ma anche la rabbia. Risvegliarla in tutti i sensi. Abbiamo bisogno di una rabbia differente per svegliarci da questo “stato ipnagogico”. Da questa rabbia ipnagogica e dissociata che distrugge le nostre comunità  e lascia gli individui consumarsi in loro stessi invece di nutrire il prossimo. Siamo nati per questo. Abbiamo latte e seni. Linguaggio e lingue. Abbiamo la musica, le orecchie. Abbiamo tutto questo da sfamare. Per tutto questo tempo ho avuto la sensazione che stessimo uscendo da qualcosa. Stavo immaginando canzoni che potessero avere un senso davanti ad un’audience in un cruciale frangente in cui le cose potevano andare in un senso o nell’altro. Pensavo a una re-introduzione alle cose semplici della vita. Una modalità  antica che abbiamo abbandonato una volta entrati in questa cieca esistenza in cui ci siamo dimenticati anche le cose più basilari. Magari per rimetterci in carreggiata basta la spinta giusta.Volevo parole e sonorità  che ci rimettessero in contatto con i sensi e che ci tirassero su. Ma prima di tutto volevo ristabilire un contatto, per chiarire le cose, ebbene, ascolterete alcune di queste suggestioni nel disco. Un disco con dei fiati, perchè sono araldi, trionfali e volevo voci, tante voci, non solo la mia. Ci saranno 6 o 7 persone che cantano in questo disco.

RED HOT CHILI PEPPERS ““ “Return of the Dream Canteen”
[Warner]

A pochi mesi dal tanto atteso ultimo disco in studio i RHCP tengono fede alla promessa e sfornano senza troppo perdere tempo un secondo album.
Prodotto anche questo da Rick Rubin “Return of the Dream Canteen” è così presentato dalla stessa band:
Siamo andati alla ricerca di noi stessi come la band che in qualche modo siamo sempre stati. Solo per il gusto di farlo, ci siamo messi a suonare e abbiamo imparato alcune vecchie canzoni. In breve tempo abbiamo iniziato il misterioso processo di costruzione di nuovi brani. Una volta trovato quel flusso di suoni e visioni, abbiamo continuato a scavare. Non avevamo motivo di smettere di scrivere e di fare rock. Ci sembrava un sogno. Quando tutto è stato detto e fatto, il nostro amore lunatico per l’altro e la magia della musica ci avevano dato più canzoni di quante ne sapessimo fare. Ebbene, l’abbiamo capito. Due album doppi pubblicati uno di seguito all’altro. Il secondo è significativo quanto il primo, o forse il contrario. “Return Of The Dream Canteen” è tutto ciò che siamo e che abbiamo sempre sognato di essere. è pieno di roba.

BLACK LIPS ““ “Apocalypse Love”
[Fire]

Cambio di rotta, sound e influenze per questo decimo album in studio dei Black Lips.
Come anticipato nelle settimane scorse dalla note di stampa “Apocalypse Love” raccoglie un livello di pazzia incontrollata e psichedelia capace di chiamare in causa la Plastic Ono Band e i reverberi orchestrali di Morricone.
Ci sono tutte le influnze accumulate nel corso degli ultimi anni ““ afferma Jared Swilley ““ che sia un pezzo elettronico o country, il tutto è filtrato attraverso di noi e c’è un modo distintivo in cui facciamo le cose, quindi ogni produzione ha il nostro marchio.

PLAINS – “I Walked With You A Ways”
[Anti-]

Due tra le folk-singer più apprezzate dei nostri tempi, Katie Crutchfield (aka Waxahatchee) e Jess Williamson, si uniscono sotto il progetto Plains pubblicando oggi il debut-album.
Scritto tra Kansas City, Los Angeles e Marfa, “I Walked With You A Ways” è stato registrato a Durham, NC, con il collaboratore e produttore Brad Cook.

M.I.A. ““ “Mata”
[Island]

A 6 anni dall’ultimo disco in studio, “AIM”, torna Mathangi “Maya” Arulpragasam.
“Mata” contiene i singoli rilasciati nei mesi scorsi, “Popular” e “The One”, e i featuring di Doja Cat e Nicki Minaj.

TINDERSTICKS ““ “Stars at Noon (Original Motion Picture Soundtrack)”
[Merge]

In concomitanza dell’uscita nelle sale americane del film i Tindersticks pubblicano oggi la colonna sonora originale di “Stars at Noon” nuovo film diretto da Claire Denis con la quale la band inglese collabora ormai quasi stabilmente da oltre 20 anni (da “Nénette and Boni” uscito nel 1996).
“Stars at Noon” è un thriller romantico basato sull’omonimo romanzo di Denis Johnson ed interpretato da Margaret Qualley e John C. Reilly.

THE 1975 – “Being Funny In A Foreign Language”
[Dirty Hit]

Una delle band più chiacchierate e attese (?) degli ultimi anni torna oggi con l’atteso nuovo disco “Being Funny In A Foreign Language”. I fans storici hanno già  il dito sul tasto ‘play’, i detrattori passeranno oltre schifati… noi
nel dubbio, senza sapere a quale categoria appartenete, vi lasciamo sotto il player…

THE BIG MOON – “Here Is Everything”
[A Fiction Records]

Scritto nel corso degli ultimi due anni, questo “Here Is Everything” cattura un periodo di intensi cambiamenti, sia per il mondo in generale che per la principale autrice Juliette Jackson, che l’anno scorso ha dato alla luce un figlio.
L’album, come ci dicono le note stampa, è in gran parte un documento del viaggio della frontwoman attraverso la gravidanza. La maggior parte delle canzoni contenute sono state scritte prima del parto, mentre altre quattro, tra cui il nuovo singolo “Wide Eyes”, sono state scritte sei mesi dopo.

SKULLCRUSHER ““ “Quiet the Room”
[Secretly Canadian]

Helen Ballentine, giovane e talentuosa cantautrice americana della quale da queste parti ci siamo innamorati a partire dal primo singolo (la dreamy “Storm in Summer”) giunge finalmente al debutto sulla lunga distanza.
Le basi di “Quiet the Room” sono state gettate quando Ballentine ha scritto e registrato una canzone con lo stesso nome due anni fa. Il resto del disco è stato realizzato la scorsa estate.

LIGHTNING SEEDS ““ “See You In The Stars”
[BMG]

Primo album in 13 anni per gli eroi brit-pop capitanati da Ian Broudie e diventati famosi ben oltre i confini del genere per “Three Lions” l’anthem composto per Euro ’96 e che a dire il vero non ha portato mai troppa fortuna ai calciatori d’oltre manica.

WILD PINK ““ “ILSYM”
[Royal Mountain Records]

“ILSYM” è stato prodotto dal frontman dei Wild Pink John Ross insieme a Peter Silberman degli Antlers e Justin Pizzoferrato (Dinosaur Jr., Pixies, Speedy Ortiz) e vede ospiti importanti quali J Mascis, Julien Baker, Ryley Walker e Samantha Crain.

ALELA DIANE ““ “Looking Glass”
[Naà¯ve]

A 4 anni dall’apprezzato “Cusp” la cantautrice di Portland pubblica oggi il nuovo “Looking Glass” prodotto da Tucker Martine (Neko Case, My Morning Jacket, The Decemberists) e mixato da Heather Broderick Woods. In “Looking Glass” ci trovi anche le collaborazioni di Carl Broemel (My Morning Jacket) e Ryan Francesconi (collaboratore di Joanna Newsom).

POSTER PAINTS ““ “Poster Paints”
[Ernest Jenning Record Co. & Olive Grove Record]

I Poster Paints sono Carla J Easton e Simon Liddell, due musicisti scozzesi che hanno orbitato nella stessa fiorente scena musicale, Carla come pluripremiata artista solista e Simon come membro dei Frightened Rabbit e degli Olympic Swimmers. I due sembravano destinati a collaborare, eppure il gruppo musicale che hanno creato è nato per puro caso.

SPARTA ““ “Sparta”
[Dine Alone]

Tornano oggi in pista anche il duo texano nel quale milita il chitarrista Jim Ward ex At The Drive-In. All’omonimo album collaborano tra gli altri due membri dei Thursday (il frontman Geoff Rickly e il batterista Tucker Rule), il chitarrista Michael James Adams, il tastierista Kenny Hopper e le guest-vocalist Kayleigh Goldsworthy e Angelica Garcia.

A.O. GERBER – “Meet Me At The Gloaming”
[Hand In Hive / Father/Daughter Records]

A distanza di oltre tre anni dal suo debutto full-length, “Another Place To Need”, ecco nuovo lavoro in studio per la cantautrice statunitense.
Come riportato nella press-release in questo “Meet Me At The Gloaming” A.O. Gerber affronta con attenzione i vincoli che le sono stati insegnati da bambina per raggiungere la fioritura che si ottiene quando si guarda oltre il bianco e il nero ed esplora la sua educazione, avvenuta in gran parte sotto lo sguardo vigile di un maestro spirituale, che ha portato sua madre a sradicare completamente le loro vite e a trasferire la famiglia dalla California settentrionale all’Oregon meridionale. Qui, si riappropria del significato di bontà , dove la dura e opprimente luminosità  si attenua fino a diventare un bellissimo blu cangiante. Durante la penombra ci troviamo tra due spazi, due mondi, due sè ed è qui che possiamo abbracciare pienamente tutto ciò che siamo.

WINTER ““ “What Kind of Blue Are You?”
[Bar/None]

La deliziosa Winter (alias Samara Winter), principessina shoegaze che sulle nostre pagine seguiamo da tempo con grande affetto, ha annunciato un nuovo LP, “What Kind of Blue Are You?”, in uscita il 14 ottobre via Bar/None. L’album è stato registrato e prodotto dalla stessa Winter in collaborazione con il produttore Joo Joo Ashworth presso lo Studio 22 di Los Angeles, di cui dice: Mi sentivo come se stessi facendo musica in una grotta buia con un vecchio amico e non esistesse nessun altro. E continua: Mi sento come se avessi chiuso il cerchio, facendo un album che piacerebbe alla me stessa ventiduenne. è la ragazza ombra che c’è in me, che si rivela in tutta la sua fragilità , disperazione e bellezza.

OCTOBER DRIFT – “I don’t belong anywhere”
[Physical Education Recordings]

Dopo un debutto più che convincente, “Forever Whatever”, la compagine formata dal vocalist Kiran Roy, Chris Holmes (batteria), Alex Bipsham (basso) e Daniel Young, torna con questo secondo lavoro preceduto dalla condivisione dei singoli “Airborne Panic Attack” e “Insects”.