La settimana è appena iniziata e, giusto per spezzare un po’ il ritmo, stasera ci troviamo al Covo Club di Bologna per assistere alla terza e ultima data del tour italiano di Jon Spencer & The HITmakers.

Il musicista nativo del New Hampshire, che proprio pochi mesi fa ha annunciato che il suo precedente gruppo, i Blues Explosion, si sono sciolti, è ormai convolto da qualche tempo con questa nuova band, che lo scorso aprile, via In The Red Records, ha pubblicato il suo debutto sulla lunga distanza, “Spencer Gets It Lit”.
La sala è piuttosto piena, anche se non sold-out, mentre l’età  media del pubblico dei presenti oggi è parecchio elevata: mancano una manciata di minuti alle dieci e mezza quando gli statunitensi salgono sul palco della venue di viale Zagabria.

Poche parole e tanti fatti durante questi quasi ottanta minuti di concerto per scatenare l’animo dei numerosi fan emiliani: è “Get It Right Now” a introdurci a questo nuovo progetto di Jon stasera. I pazzeschi riff della sei corde e le grida del frontman del gruppo di stanza a NYC sono supportati dalla pesante batteria di M. Sord e dagli altrettanto folli e psichedelici synth di Sam Coomes. Ed è subito rock n’ roll!

Lo stesso spirito continua poco dopo con “Primary Baby”, un altro schiaffo che arriva dritto in faccia duro e puro con la giusta cattiveria, ma senza dimenticare l’amore per le belle melodie nel ritornello.
“Get Up & Do It”, invece, inizia con un lungo spoken-word e poi si trasforma in qualcosa di assolutamente irresistibile, divertente e dancey, pur rimanendo sempre folle e rock.

I riff incendiari di “Strike 3” insieme agli strani ritmi percussivi di Bob Bert non fanno altro che scaldare ulteriormente il pubblico emiliano, mentre “Death Ray”, dove ancora una volta i synth di Sam Coomes sono tra i protagonisti, è saltellante, rumorosa e adrenalinica.

E’ “Worm Town”, dai toni blues, a chiudere il mainset con l’organo a dare una direzione psichedelica al brano che seppure, in alcune parti, possa sembrare più tranquillo, non nasconde comunque la sua anima rock.
C’è ancora un sostanzioso encore di ben sei pezzi che dà  la possibilità  sia a Jon e compagni che ai fan felsinei di scatenarsi per un’altra ventina di minuti: una serata incendiaria e piena di vero sudore in cui abbiamo potuto ascoltare le esaltanti canzoni del nuovo progetto di Spencer (oltre a una manciata di cover).

Il suo spirito garage-rock è destinato a rimanere ancora per molto tempo!

Photo Credit: Gabriele Fuso (CC BY-NC-ND 2.0)