Nord Europa e America si fondono nel progetto sul cambiamento climatico creato dalla musicista Rebekka Karijord su testi dell’artista e poetessa Jessica Dessner accompagnate dalla Malmö Symphony Orchestra arrangiata da Bryce Dessner che partecipa col fratello Aaron a “Complete Mountain Almanac”.

Credit: Olof Grind

Un calendario musicale dal sound essenziale asciutto e minimale dove la chitarra acustica si alterna al pianoforte e le stagioni si susseguono un mese dopo l’altro in tutti i quarantasei minuti di un disco non certo rivoluzionario ma dotato di indubbia intensità.

L’elegante voce della Karijord trascina in un viaggio nel folk più tradizionale e passionale, che inizia con le armonie e gli arpeggi di “January” per poi passare a una “February” in leggero crescendo e alla pensierosa “March” stemperata dai toni più sperimentali di “April” e dalla delicatezza di “May”. “June”, “July” e “August” non cambiano le coordinate di un album che ha in una certa malinconia l’arma segreta. Le melodie di “September”, il tono nostalgico di “October”, gli accordi cristallini di “November” e una “December” dal buon impatto armonico chiudono i giochi.

Scommessa vinta dunque quella della coppia Karijord Dessner che parlano si di ambientalismo ma senza estremismi, mettendo a frutto un rapporto di lunga data che dura da quindici anni. L’apporto di Bryce e Aaron Dessner è contenuto ma non marginale, adatto alle circostanze. Trame delicate ma ben tessute insomma, che si rincorrono in un album lucido e riflessivo.