“Wings Of Desire” oltre ad essere un capolavoro del 1987 diretto da Wim Winders, è anche il nome che James Taylor e Chloe Little (ex componenti degli Inheaven) hanno deciso di adottare per il loro nuovo progetto discografico, ispirandosi proprio alla pellicola del regista tedesco. “Life Is Infinite” è l’opera prima del duo inglese che oltre ad avere una relazione “artistica”, lo scorso agosto ha pure trovato il tempo di sposarsi.

Credit: Holly Whitaker

Ciò detto, il disco d’esordio di James e Chloe è un lavoro decisamente riuscito, in cui dream-pop e shoegaze si incontrano a metà strada come piume svolazzanti nel blu metallico del cielo dicembrino. “Perfect World”, per esempio, è uno di quei pezzoni in cui le (belle) voci dei Nostri trasportano l’ascoltatore tra i meandri di un immaginifico piuttosto decadente da cui appare alquanto difficile distaccarsi. E cosa dire della traccia iniziale, “Runnin'”, se non che rappresenta il perfetto biglietto da visita di un album che è una sorta di manna dal cielo per chi – soprattutto durante le festività natalizie – non ha voglia di esacerbare ulteriormente l’atmosfera con motivetti melensi e canzoncine pop iper-abusate?

La bellezza eterea di “Angels”, invece, suonerà familiare a chi conosce a menadito la trama del sopraccitato movie di Winders. Quello costruito dai Wings Of Desire, attraverso l’impronta incisiva di un sound omogeneo e di lyrics mai banali, è un universo sfavillante e crepuscolare. Un concentrato di inni dark-dreampop-shoegaze che ci conducono nei labirinti fascinosi di quel grande tempio che è la vita.

Prendete i riff di “Chance Of A Lifetime” o di “001 [Tame The War, Feed The Fire]”: puro inchiostro sonoro per delle pagine musicali che illuminano il disco come neon di metà Anni Ottanta. Già. Perchè, se vogliamo, è proprio il decennio edonista per eccellenza uno dei totem di questo “Life Is Infinite”. Certo, tra una traccia e l’altra delle tredici che compongono l’album, vi è pure qualche episodio meno riuscito (“A Gun In Every Home”). Si tratta, però, di momenti sporadici, fisiologici, inevitabili. Di piccole gocce di già sentito in un oceano di (grande) creatività.

L’esordio dei Wings Of Desire, dunque, è un lavoro portentoso. Dannatamente variegato. Una specie di cilindro magico da cui estrarre, di volta in volta, coriandoli musicali per palati fini. “Life Is Infinite” è un manifesto evocativo per tutti coloro che amano un sound dal forte retrogusto nostalgico e per quelli che riescono ancora a perdersi nella bellezza dolceamara che pervade i testi poetici della band britannica.

Una piacevolissima sorpresa, non c’è che dire.