Nuovo disco per Manuel Apice che continua la collaborazione con La Clinica Dischi e dopo le recenti prove convincenti con “Beltempo” e “Attimi Di Sole” prosegue un percorso musicale in costante equilibrio tra il folk esistenziale del singolo “Cemento Fresco” e salde melodie in dieci brani coesi ma vari per concezione e indole.

Credit: Francesco Quadrelli

L’amore cantato in “Meridiane” e “Passero” in toni intimi e accorti –  ben più ritmati quelli di “Il Tuo Corpo E’ Una Montagna” – è il principale ma non l’unico dei temi trattati in “Rumore Bianco”. Pianoforte, chitarra acustica, fiati veri protagonisti in “Tutte Le Donne” e “La Luna In Mare” ballate intime e malinconiche che mettono al centro il lato più lieve e sofferto di ricordi e sentimenti ormai maturi.

Due collaborazioni di livello arricchiscono il disco. “Paura Del Buio” con un arrangiamento interessante e la presenza di Ibisco per provare a raccontare un periodo di passaggio quale può essere quello dei vent’anni (ma non solo) in bilico tra maturità da raggiungere e timore del futuro. La riflessiva title track schiera invece Rares in una veste inedita con un ritornello in crescendo che colpisce al primo ascolto.

Buone nuove dunque da Apice che realizza un disco decisamente piacevole navigando convinto tra folk, pop, attimi di psichedelia (“Sparano!” è un buon esempio) senza mai perdere di vista la contemporaneità raccontata in una grintosa “Lavorare, lavorare, lavorare “ e nella già citata “Passero” riuscendo ad amalgamare il tutto con competenza e passione. Musica per dare ordine al disordine, personale e collettivo, rifugio e salvezza.