Sempre un piacere ritrovare gli svedesi Stephen’s Shore. Il loro jangle pop è una certezza, un faro costante nel buoio, una sicurezza che ci fa stare tranquilli quando abbiamo bisogno di qualcosa di solare e delicato che ci possa far svoltare una giornata storta.

La macchina del tempo dei ragazzi svedesi ci porta indietro, in un mondo sonoro che guarda ai The Byrds o ai primi R.E.M., in 4 brani che sono tutti un trionfo di arpeggi, chitarre scintilanti e melodie deliziose. Il ritmo viaggia sostenuto, il suono è cristallino e trasparente. Si, questo è proprio quel tipo di mondo che non smetteremo mai di amare.

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