Il periodo immediatamente successivo all’esplosione del Punk fu pieno di nuove proposte musicali che interessavano vari generi dal reggae allo ska, dall’elettronica sperimentale al synth pop, dal dark al jangle pop, dalla world music al jazz, tutto che si amalgamava e si fondeva con coraggio facendo di quel periodo la golden age della storia della musica.

Il successo anche commerciale dei Sex Pistols aveva aperto le porte a tantissime nuove band che ora veniva accolte con favore dalle case discografiche disposte a dare maggiore spazio anche a forme ed espressioni diverse e alternative creando i presupposti ai grandi successi che poi renderanno il periodo post punk dei primi anni 80 immortale.

La Cherry Red Records ha il merito di aver riproposto quel periodo e quello successivo con diverse compilation che hanno riportato all’attenzione dell’ascoltatore tante band, alcune che poi negli anni sono diventati delle vere e proprie cult band e altre che invece non hanno avuto lo stesso successo e nel tempo sono state dimenticate, un opera di recupero che oltre al valore di un ascolto sempre interessante regala una fantastica fotografia di un periodo irripetibile.

Con “No Songs Tomorrow – Darkwave, Ethereal Rock and Coldwave 1981-1990” la Cherry Red Records aggiunge un nuovo tassello creando una compilation che mostra le band che si avventurarono nei territori più oscuri e difficili del post punk tra band che troveranno chi più chi meno il loro personale successo (The Cure, Cocteau Twins, Dead Can Dance, Soft Cell, Fra Lippo Lippi, Clan Of Xymox) e altre che finiranno ben presto il loro percorso.

In questa mia top 10 ho scelto dieci brani di band,  tutte presenti nella raccolta della Cherry Red,  concentrandomi maggiormente sui protagonisti del periodo che oggi sono tutto sommato dimenticati, tralasciando volutamente i nomi più conosciuti.

10. Twice a man
Decay (1982)

Duo elettronico svedese che si è trasformato negli anni riuscendo a pubblicare in una lunga carriera una ventina di album, li apprezziamo in questo brano del 1982, che ricorda un po’ i primi The Human League e molto gli Heaven 17.

9. The Arms of Someone New
Every Seventh Wave (1984)

Band originaria dell’ Illinois che nelle intenzioni volevano unire psichedelia, il blues, la new wave e il post-punk con un pizzico di Beatles qua e la, pezzi autoprodotti tra lo-fi e suggestioni gotiche nei quali troviamo vari riferimenti al sound dell’epoca poi sviluppato compiutamente dai Cocteau Twins e Cure.

8. Kirlian Camera
Blue Room (1985)

La band di Parma fondata da Angelo Bergamini iniziò negli anni ’80 diventando di fatto una delle prime espressioni del synth pop in Italia, cambiata e trasformatisi negli anni e riuscendo ad avere un discreto successo in giro per il mondo, è ancora oggi in attività.

Eccoli in tutto il loro splendore.

7. Iron Curtain
The Condos (1984)

Originari della California furono ampiamente influenzati dai Cure e Joy Division che trasformarono in un progetto di elettronica minimale con un tocco di malinconia, sono presenti nella compilation con questo imperdibile brano.

6. Mittageisen
Automatic (1985)

Band svizzera figlia del Krautrock grazie a questo brano entrarono in quasi tutte le discoteche europee e anche nel leggendario show di John Peel.

Classico brano dell’epoca mantiene ancora oggi un certo fascino che lo rende delizioso.

5. Bushido
High Rise (1985)

Quartetto britannico che ebbe vita breve pubblicando due album nei quali non avevano timore a sperimentare tra new wave e industrial, tra i componenti anche Chris Elliot che ha avuto una carriera come compositore e direttore d’orchestra e si è esibito live con grossi nome del calibro di The Pretenders, Elvis Costello e Sinéad O’Connor.

Band dalle grandi potenzialità che possiamo apprezzare in questo brano.

4. Executive Slacks
Say it isn’t so (1986)

Band industrial goth di Philadelphia attiva a partire dal 1980 con all’attivo due album, anche se non baciata dal successo suscita ancora un certo interesse per l’influenza che ha avuto in band come i Nine Inch Nails e Ministry.

In questo ottimo singolo troviamo influenze new wave e i loro riferimenti a Tuxedeomoon e Cabaret Voltaire presenti in altri loro lavori.

3. Day of Sorrow
Wild World (1984)

Band tedesca di Dusseldorf i Day of Sorrow si formarono nel 1981 sulla scia della new wave inglese e in quel periodo pubblicarono due Ep per poi sciogliersi e riformarsi nel 2017.

“Wild World” è il brano che uscì per la Rough Trade, dai toni dark tradisce la loro ammirazione per i Cure.

2. Section 25
Looking From a Hilltop (1984)

Band che non ebbe il successo che avrebbe meritato e che invece toccherà altri gruppi di elettronica, avrà il merito di influenzare molte band ed erano apprezzati all’epoca, il loro 7″ di debutto venne prodotto da Ian Curtis e Rob Gretton dei Joy Division nel 1980.

Questo brano, prodotto da Bernard Sumner, mette in mostra tutta la loro qualità.

1. U.V. PØP
No Songs Tomorrow (1983)

Band di Sheffield creata da Jhon K. White (Scream Brothers) che ottenne un discreto successo nel 1986.

Il brano fu prodotto dai Cabaret Voltaire ed è contraddistinto da una elettronica minimalista accompagnata da chitarre sul quale si stende il cantato doloroso di Jhon.

Danno anche il titolo a questa bella compilation e quindi non poteva che essere loro il primo posto.