Aa. Vv.
Horse Meat Disco

La Strut si lancia e pubblica la compilation ”Horse Meat Disco”, nome proveniente dalle serate che si tengono all’Eagle Club di Londra all’insegna della nostalgia disco.
Ascoltando il cd si ritorna alla fine degli anni settanta, con qualche spruzzo di inizio anni ottanta, ci troviamo qualche influenza italo come nel pezzo di Gino Soccio, ritmi afro in ”Disco Jam” di Eddie Drennon, e del funky liscio come i cocktail Martini sorseggiati a ”Manhattan” assieme a Laura Greene, il tutto avvolto in una cellulosa disco che non sdegna a presentare spunti soul; se non è un revival questo, ci manca poco.

I local dj della serata londinese si chiamano James Hillard e Jim Stanton, con la collaborazione di Severino e Filthy Luka hanno lanciato il progetto della compilation che vuole ritrarre in tutti i sensi l’atmosfera dei party, che hanno guadagnato molta fama nell’ultimo periodo, in parte anche perchè “Horse Meat Disco” è una serata aperta a tutti: gay, etero, bisessuali, bicuriosi…insomma una bella atmosfera e vaste scelte per gusti variegati.
Sicuramente il progetto è ambizioso, confezionato alla perfezione e correlato di second disc che contiene 14 delle 16 canzoni in versione completa e non remixata come nel disc one; se bisogna proprio imputare un difetto, che alle orecchie di scrive è un punto basilare di una compilation remixata sono appunto le fusioni dei pezzi: piatte, sembra quasi un compitino di scuola, peccato.

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