Introduzione

Se New York ha vissuto la genesi del punk (leggi l’articolo), sarà  la città  di Londra che rappresenterà  la consacrazione a livello planetario di questo genere, tracciando nel bene e nel male, l’idea che si avrà  del punk.

Le motivazioni di questo notevole impatto possono essere diverse, ma tra le maggiori sicuramente ci sarà  l’interesse della stampa inglese che si renderà  conto dell’importanza che il movimento poteva avere a livello mediatico e cavalcherà  l’onda criticandolo aspramente e gridando allo scandalo, ma ottenendo il risultato di alimentarlo e donandogli nuova vitalità  e popolarità .

Sarà  nella città  simbolo della monarchia che il punk si esprimerà  in tutti i suoi eccessi e nelle sue versioni più oltraggiose e autodistruttive.

I luoghi: il Roxy, il Vortex e il 100 Club

I principali locali del punk inglese si svilupperanno a Londra ma ci sarà  anche Oxford ad avere un vero e proprio tempio del punk.

Uno dei locali londinesi era il   Roxy che, prima di diventare un tempio del punk, era un piccolo club gay chiamato Chagueramas situato   in   Covent Garden, nel mese di dicembre del 1976 i proprietari intuirono le potenzialità  del fenomeno organizzando tre concerti: Il 14 dicembre suonarono i Generation X, la notte successiva toccò ai The Heartbreakers, mentre il 21 dicembre tocco ai Siouxie and The Banshees ancora con i Generation X.

L’inaugurazione ufficiale avvenne tuttavia il 1 ° gennaio 1977 e vide esibirsi i Clash e gli Heartbreakers, evento che fu filmato da Julien Temple e che diventerà  un documentario che verrà  proiettato anni dopo dalla BBC con il titolo “The Clash: New Year’s Day ’77” .

Nella sua breve vita, che durerà  pochi mesi, il palco del   Roxy vedrà  esibirsi una marea di band che si alterneranno in maniera continua con una intensità  irripetibile, band che rappresentano gran parte della storia punk, se siete curiosi e volete approfondire e ricercare le band del periodo, ecco l’elenco,  48 Hours (aka 999), Abortion, Adam & The Ants, Acme Sewage Co, Addix, The Adverts, The Afterbirth, Aggrovators, The Aliens, Angelo, Paladino, Angels, Anorak, APB, Assault, ATV, The Automatics, The Ba, Backlash ,Bad News, The Bazoomies, The Bears, The Beastly Cads (aka The Models), Beggar, Benzine Fag, Berlin, Bernie Torme, Bethnal, Bill Kreme, Billy Karloff & The Goats, The Blanks, Bleach, Blitz, Blitz Kids, Blood Donor, The Blood Sports, Blue Screaming, Blunt Instrument, The Bodies, The Bombers, The Boys, The Brains, The Buzzcocks, The Bricks, Captain Comedown, Chaos, Chelsea, Charge, Charlie & The Clock, Checkmate, Cherry Vanilla, The Clap, The Clash, The Clutch Plates, Cock Sparrer, Cool Thrust, The Cortinas, The Count Bishops, The Cowards, The Crabs, Crazy Caven & The Rhythm Rockers, Crisis, Cyanide, Cycles, The Damned, The Dead, Dead Fingers Talk, The Defects, Defiant, Demon Preacher, The Depressions, Desperate Straits, The Destroyers, The Deviators, Diamond Lil , Dillinger, Dirty Dogs, Dole Q, Downliners Sect, Dresden, The Drones, Eater, The Electric Chairs, The Eyes, Exorcist, Fairclough, The features, Flight 56, The Framed, French Lessons, The Fringe, The Furs, GBH, Generation X, Gloria Mundi, Gotham City, Grass, The Hamsters, The Heat, The Injection, The Jam, Jerry Jam Rag, The Jets, Johnny Moped, Johnny Curious & The Strangers, Julie & The Film Stars, The Killjoys, Krakatoa, Kubie & The Rats (aka The Rats), Handbag, The Heartbreakers, Zoom, The , The Heat, High Mileage, Interference, Jesus Savage, Landscape, Larry Lasers, Last Resort, Laughing Gas, The lepers, Look, The Leyton Buzzards, Liz, London, The Lurkers, The Matiks, MacFocahest, The Machines, Magnet, Maker, The Maniacs, Masterswitch, Mean Street, The Meat, The Mekons, The Members, Menace, Metal Urbain, Mike Berry & The Outlaws, The Mistakes, Model Mania, The Monitors, The Monotones, The Mothers Pride, Mutants, Northwood, Nazi, Neo, New Hearts, The Nights, Nile, Nipple Erectors, Nosebleeds, Oppressed, The Nothing, The Now, Omm, The Only Ones, Open Sore, The Outsiders, Oze, Paradise Smell, Parazone, The Passengers, Penetration, Patrik Fitzgerald, Peroxide Romance, Perverse Plague, Plastix, Velvet, The Pigs, Pink Parts, The Pistols, The Pitiful, The Police, Radiators Prof & The Profettes, Psalms, The Public, Puncture, The Purge, Rabies, Revenge, The Raped, Red, Red Lights, The Rejects ( aka The Homosexuals) , Rezillos, Squad, , Richard III, Rikki & The Last Days On Earth, The Rings, Riot Roogalator, Rottin’ Clits, Rubberball, Saboteurs, The Saints, Samuel Goodnight, The Sane ,Satans Rats, Schmo, The Screens, Shakin’ Streets, Sham 69, The Shoplifters, Sinex, Siouxsie & The Banshees, Skrewdriver, The Skunks, Slack Alice, Slaughter & The Dogs, The Slits, Smak (aka the Unwanted), Social Class IV, The Sockets, Soho Jets, Solo, Some Chicken, The Speedometers, Spitfire Boys, The Spotty Dogs, The Springs, Spanker, Spunker, Squeeze, Stalag 16, Stinky Toys, Stormtrooper, The Stranglers, The Streets, Suburban Studs, Subway Sect, Suffocation, The Suspects, Swank, The Sweaters, Swing band, Sychodelic, The Tarts, The Tax Exiles, Teenage skins, Teeth, The Thrillers, The Tickets, Tiger Ashby, The Toes, Tones, The Tools, Tubeway Army, Trash, The unknown, UK Subs, Unorthodox, The Unwanted, Varicose Veins, The Valves, The Vamp, The Vibrators, Vile Bodies, The Violators, Violent, Virus, The Visitors, Wasted, Wire, The Works, Wrist Action, X-Films, XL5, X Ray Spex, XTC, The Xtraverts, Young Death, Youthanasia, Zabandip, The Zeroes, The Zips, Zipps.

Un altro locale fu The Vortex, aprì il 4 luglio 1977   in Wardour Street a Londra,   dopo che il vicino Roxy aveva chiuso a  causa dell’ aumento dell’affitto da parte dei proprietari nel tentativo di monetizzare l’esplosione del punk .

 La serata di apertura vedrà  esibirsi come band principale i Buzzcocks, con il supporto di The Fall e John Cooper Clarke.

The Vortex era un locale difficile, come comunque lo era stato anche il Roxy, ma quest’ultimo era famoso per le continue risse e atti di violenza,   ispirerà  successivamente un brano dei The Jam dal titolo “A” Bomb in Wardour Street”.

L’ultimo locale di cui parliamo è il 100 Club che si trova ancora oggi ad Oxford, avrà  il primato del primo festival punk internazionale nel settembre 1976, le band che si esibirono in questo evento formidabile furono i Sex Pistols , Siouxsie and the Banshees (esordio con Marco Pirroni alla chitarra, che diventerà  poi ricco e famoso scrivendo per Adam Ant) , The Clash , Buzzcocks , The Jam , The Stranglers e The Damned.

La scena musicale iniziale: le band indimenticabili

La scelta delle band è particolarmente difficile perchè furono molte le band che iniziarono in questo periodo, alcune si trasformeranno presto in altro e riusciranno così a raggiungere classifiche e successo, altre bruceranno in brevissimo tempo, sicuramente due in particolare, per motivi diversi, hanno maggiormente monopolizzato la scena.

SEX PISTOLS

La prima volta che ho ascoltato i Sex Pistols ero un ragazzino, il successo e l’impatto sociale di   “Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols” aveva spinto il punk anche nella provincia italiana e, per quanto pochissimi comunque iniziavano a vedersi in giro primi punk.

Quando si parla di questa band si tende a volte a dimenticarne l’importanza, all’epoca in molti scrivevano di loro che non sapessero suonare e che fossero poca cosa, ma nessuno di loro poteva immaginare alla inevitabile incredibile considerazione che noi oggi possiamo tranquillamente fare, nella storia della musica non esiste nessuno come loro, nessuno che con un solo album e qualche singolo sia mai riuscito ad avere l’ impatto unico,devastante e irripetibile che i Sex Pistols sono riusciti a produrre.

Nelle loro prime esibizioni tra la fine del ’75 e gli inizi del ’76 la band era uno shock per gli spettatori, non solo per gli atteggiamenti e il look, ma anche per il sound e la voce particolare e disturbante di John Lydon alias Johnny  Rotten, i loro show, all’inizio incompresi, finirono per catturare attenzione aumentando il seguito della band e innescando la loro rapida ascesa.

Malcolm McLaren,  controverso manager della band, riuscirà  nell’ottobre del ’76 a far firmare un contratto con la EMI e circa un mese dopo usci il loro primo singolo “Anarchy in the UK”, John “Johnny Rotten” Lydon  il ventunenne che se ne andava in giro con la maglia con su scritto “io odio i Pink Floyd“, Steve Jones alla chitarra,   Glen Matlock al basso che lascerà  la band nel ’77 per i contrasti con Rotten, sostituito da Sid Vicious e Paul Cook alla batteria , iniziarono così la loro carriera e il loro ingresso nella storia.

Avere a che fare con i Sex Pistols non era facile per nessuno, nemmeno per le etichette discografiche, che spesso facevano da parafulmine a tutte le polemiche che la band innescava a ripetizione, e in poco tempo il contratto con la EMI fu straccisto finendo con approdare con la A&M Records, con la quale pubblicarono la blasfema “God Save The Queen” che scatenò il putiferio.

In brevissimo tempo però saltò anche questo contratto, i dirigenti della casa discografica esasperati dal comportamento di John Lydon e incapaci di gestire la situazione che il singolo aveva creato, lasciarono la band al loro destino.

Ne approfittò la Virgin Records di Richard Branson, capace all’epoca di fiutare le potenzialità  di tutte le band emergenti,   che fini per pubblicare il loro unico storico album  il 28 ottobre 1977   “Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols”   consegnando così i Sex Pistols alla storia.

Il 17 febbraio del 1978 la band era già  praticamente finita, Rotten annunciò la sua uscita dai Sex Pistols in netto contrasto con Malcolm McLaren, e il resto dei componenti non riuscirono a sostituirlo.

Branson chiese  ai Devo di inserire Rotten come cantante ma fortunatamente la band   rifiutò l’offerta e John Lydon, finì con formare i Public Image Ltd. con Keith Levene, ex chitarrista dei Clash, e l’amico Jah Wobble, continuando così con un certo successo la sua carriera.

Il resto dei componenti ebbero minore fortuna e soprattutto fu   Sid Vicious a pagare il prezzo più alto, si bruciò rapidamente la vita tra eccessi, droga e avvoltoi vari che lo spingeranno fino ai tragici   noti eventi avvenuti nella stanza del Chelsea Hotel con Nancy Spungen.

Morirà  a soli 22, travolto dal suo stesso personaggio e incapace di gestire la difficile situazione in cui si era cacciato, cercherà  disperatamente la morte e la troverà  in una overdose, una delle storie più tristi raccontata con parecchie inesattezze e licenze narrative nel famoso film “Sid & Nancy” con la regia di Alex Cox.

THE CLASH

Sono tra le band più popolari e apprezzate del primo periodo del punk inglese, si differenziarono subito per avere la caratteristica di allontanarsi dall’atteggiamento nichilista del punk, ma piuttosto di presentarsi con testi con contenuti sociali e dove esprimevano la loro origine e appartenenza a idee di sinistra.

Musicalmente avevano la capacità  di unire una sound energico a tracciati melodici che, nella brevità  dei loro brani impreziositi da cori, funzionarono subito alla grande, da molti, insieme ai Ramones, sono tuttora considerati la miglior band del periodo Punk.

I componenti iniziali furono Joe Strummer, alla voce alla  chitarra ritmica, Mick Jones, chitarra solista e voce, Paul Simonon, basso e voce e NickTopperHeadon alle percussioni, ed esordiranno l’ 8 aprile 1977 con “The Clash”, che ebbe un buon successo di critica e pubblico, diventando uno dei migliori album punk di sempre.

Per il   loro secondo album “Give ‘Em Enough Rope 2”   c’erano grande aspettative ma l’album nonostante il notevole successo non incontrò i favori della critica, seguito da invece da “London Calling” , album doppio che finì con il raccogliere consensi dalla critica e successo di pubblico.

Negli anni successivi si allontanarono progressivamente dal punk, contaminando in modo vario il loro sound ma mantenendo sempre alto il livello.

Altre Band e album esordio  

Siouxsie and the Banshees   “The Scream”

Prima che qualcuno lo pensi lo dico per primo, non si può considerare Siouxsie and the Banshees una band punk, ma per chi conosce la loro storia sa benissimo come  Siouxsie e il suo socio Steven Severin fossero coinvolti nel primo movimento Punk .

Con “The Scream” pubblicato nel 1978 siamo già  in periodo post punk, influenze di ogni tipo si fondevano con i concetti del punk ma la band rielaborandoli creava un sound nuovo e indefinibile, che non era semplicemente gotico o dark come da molti considerato.

La caratteristica principale era la più netta distanza dal sound degli anni 70, la  dimostrazione che non era necessario mostrare i muscoli con assoli e ormai vecchie ricerche psichedeliche ma che si potevano tracciare linee diverse di scrittura, il risultato fu un capolavoro e l’inizio di una cult band che ancora oggi ha un esercito di fan adoranti.

Adam and the Ants “Dirk Wears White Sox”

Adam Ant animò il periodo punk, partecipando anche al film simbolo del punk “Jubilee” e facendo parte del movimento fin dall’inizio. Nonostante questo non riuscì a trovare un grande riscontro, i pochi singoli pubblicati non ebbero successo e non aveva un grande seguito, a parte un piccolo zoccolo duro di fan, gli “Ant people“.

Sono nel ’79 riusciranno a pubblicare “Dirk Wears White Sox”, album con forti influenze punk che non ebbe il successo sperato, pur restando un ottimo album ancora oggi piacevole.

Il successo arriverà  con “Kings of the Wild Frontier” e per alcuni anni, in coppia con il suo autore preferito Marco Pirroni, finalmente Adam Ant scalerà    spesso le classifiche, trasformando completamente sound e look e proiettandosi nella tanta sospirata top ten inglese.

Damned “Damned Damned Damned”

I Damned hanno il primato di essere stato   il primo gruppo punk a pubblicare un album “Damned Damned Damned”, avevano come cantante  Dave Vanian, abilissimo e vocalmente dotato, e come bassista Captain Sensible, poi divenuto famosissimo con il successo mondiale rap   “Wot”,   nel cui video maltrattava l’odiato Adam Ant.

“Damned Damned Damned” è un vero classico e uno dei migliori album del primo periodo del punk, se qualcuno di voi lo ha trascurato o dimenticato, vi consiglio di andarlo a riascoltare anche per capire gran parte del punk e post punk ancora oggi in circolazione.

Buzzcocks   “Another Music in a Different Kitchen”

Chi non li ha amati e chi non ha amato il colore pop del loro punk? Chi quando pensa agli eroi musicali che Manchester ci donerà  negli anni successivi non ripensa un po’ anche a loro?

Non c’è nulla da scrivere su di loro, solo tornare ad ascoltare ancora una volta il loro fantastico esordio.

Finisco qui consapevole di   tralasciare  molte altre band e protagonisti che a vario titolo si imporrano nel periodo punk e continueranno anche in quello new wave, a volte virando verso sonorità  elettroniche o sperimentali, e a volte raggiungendo anche un grande successo .

Credit Foto: TommyD2019 / CC BY-SA