This is not a show

Queste le parole di Michael Stipe a presentazione di alcune serate all’ Olympia Theater a Dublino prima del tour di “Accelerate”. Ironia che ha un suo preciso significato, perchè quei concerti e il disco da essi ricavato sono un interessantissimo esperimento della band di Athens. Per intenderci, questo non è il solito e banale live che il fruitore occasionale di musica collocherà  sul suo scaffale tra una compilation di Montecarlo Nights ed un best of di Phil Collins, convinto di ascoltare la ‘musica giusta’ perchè così ha sentito dire su Virgin Radio. Questo disco è un meraviglioso regalo per tutti coloro che conoscono a menadito tutta la discografia dei R.E.M. e non avrebbero certo bisogno di riascoltare per l’ennesima volta la pur splendida “Losing My Religion”, di cui non c’è traccia nelle 39 canzoni(per due cd) in scaletta.

Le uniche concessioni a brani che fanno di cosuetudine parte delle loro setlist sono “Electrolite” e “Drive”. Vi sono buona parte dei brani di Accelerate, disco ai tempi ancora in fase di scrittura, in molti casi vicini a quello che poi sono diventati su album, in alri piuttosto embrionali e trasfigurati come “Supernatural Superserious”, che qui diventa “Disguised”. Il resto del programma è sorprendentemente ricco di canzoni che raramente hanno fatto parte del repertorio dal vivo. E’ bellissimo riascoltare “Cuyahoga”, “Sitting Still”, “Harborcoat” che ad oggi suonano ancora in modo eccellente alle nostre orecchie. Ma è altrettanto eccitante scoprire alcune outtakes come “Staring Down The Barrel Of The Middle Distance”, originariamente pensata per essere pubblicata su “Accelerate”.

Chi, come il sottoscritto e qualcun altro della nostra redazione, ha avuto la fortuna di vedere un concerto dei R.E.M. può tranquillamente affermare che Stipe e soci sono una delle band live più intese in circolazione. In questi solchi rivivono quelle sensazioni e quell’infinita energia assaggiata a pochi metri dal palco. Mettiamoci pure che “Accelerate” si è dimostrato un signor disco di puro e semplice rock’n’roll ed avremo tra le mani un prodotto indispensabile e confezionato magnificamente. Infatti, nella versione con doppio cd+dvd, oltre ad un bellissimo booklet in cui Peter Buck descrive la scelta e la storia di ogni brano in scaletta, vi è un terzo dischetto (il dvd appunto) contenente un film di Vincent Moon che ritrae alcune performance dal vivo in un bianco e nero suggestivo, utilizzando scelte registiche insolite, alternate a frammenti di backstage. Ha ragione Stipe ad affermare che questo non è uno show, è sicuramente qualcosa di diverso, qualcosa di più.

Live At Olympia
[ Warner – 2009 ]
Similar Artist: Patti Smith, Counting Crows, The Who, The Byrds, The Feelies
Rating:

CD1
1. Living Well Is the Best Revenge
2. Second Guessing
3. Letter Never Sent
4 Staring Down the Barrel of the Middle Distance
5. Disturbance at the Heron House
6. Mr. Richards
7. Houston
8. New Test Leper
9. Cuyahoga
10. Electrolite
11. Man-Sized Wreath
12. So. Central Rain
13. On the Fly
14. Maps and Legends
15. Sitting Still
16. Driver 8
17. Horse to Water
18. I’m Gonna DJ
19. Circus Envy

CD2
1. Drive
2. Feeling Gravity’s Pull
3. Until the Day Is Done
4. Accelerate
5. Auctioneer
6. Little America
7. 1,000,000
8. Disguised
9. The Worst Joke Ever
10. Welcome to the Occupation
11. Carnival of Sorts
12. Harbor Coat
13. Wolves, Lower
14. I’ve Been High
15. Kohoutek
16. West of the Fields
17. Pretty Persuasion
18. Romance
19. Gardening at Night
20. These Days

R.E.M. su IndieForBunnies: