Nel 2009, quasi 2010, Badly Drawn Boy è l’unico artista che è riuscito nell’impresa di pubblicare un disco che dopo una settimana dalla pubblicazione non è ancora illegalmente reperibile online. Che sia perchè il buon Damon Gough (o chi lavora con lui) abbia trovato un metodo infallibile che possa risollevare le sorti della discografia mondiale? O che sia solo perchè la notizia di questo nuovo lavoro è passata totalmente inosservata? Così, a occhio, temo sia la seconda ipotesi. Scarsa promozione e scarso interesse. Peccato.

Damon Gough torna dopo tre anni esattamente come l’avevamo lasciato, col cappellino di lana e la barba incolta, con quell’aria un po’ imbronciata, ma sotto sotto tanto tenera. Torna con un’altra colonna sonora (dopo l’eccellente lavoro svolto per “About A Boy”), questa volta per “The Fattest Man In Britain”, film che andrà  in onda sulla tv inglese in questi giorni.

“About A Boy” è stato sufficiente per capire che Badly Drawn Boy ha la capacità  di interpretare e di mettere in musica un film in maniera magistrale. E per questo ha la mia piena fiducia. Ascoltando “Is There Nothing We Could Do?”, pur senza aver visto il film, ho la sensazione che Badly Drawn Boy ci sia riuscito ancora. I quindici brani hanno una composizione e un’orchestralità  invidiabili. Vengono ripresi più volte mostrando arrangiamenti diversi. Chitarra acustica e fingerpicking, pianoforte e archi, a volte tutto insieme, a volte singolarmente. Sono solo quattro i pezzi che potrebbero vivere indipendentemente dal film, l’ottima title track e singolo di lancio della colonna sonora, “Welcome Me To Your World” dove una tromba entra a enfatizzare la melodia elevando il livello di una canzone che parte da uno stato piuttosto minimale di solo piano e voce, “Just Look At Us Now” e la conclusiva “I’ll Carry On” che hanno il chiaro stampo che solo il ragazzo mal disegnato sa dare.

“Is There Nothing We Could Do?” non è il nuovo album di Badly Drawn Boy e non è un disco a sè stante. Sono assolutamente sicura che le immagini del film completino perfettamente ogni singolo brano e forse daranno anche un valore aggiunto a un prodotto già  di suo ben soddisfacente. Un prodotto che è un ottimo antipasto nell’attesa di un vero e proprio nuovo disco di quel buontempone col cappellino di lana e la barba incolta.