Brisa Rochè: quando la natura è davvero generosa. Chi pensa che l’avvenenza sia una buona tecnica di marketing per talenti mediocri dovrà  necessariamente ricredersi ascoltando “All Right Now”, ultimo lavoro della musicista franco-americana che anzi pare non aver affatto cavalcato l’onda del vantaggio estetico, dal momento che nel nostro paese è ancora molto poco conosciuta.

Questa figlia minore di PJ Harvey, forgiata nell’officina grunge, attratta dalla West Coast californiana, subita l’influenza jazz e blues e volata oltreoceano per fondere il tutto con un’anima pop squisitamente francese, offre ad orfani di personalità  carismatiche e magnetiche alla Cat Power, a chi è perso nel loop di Joanna Newsom e alle ragazzacce emule di Karen O una nuova vena cantautorale tutta al femminile.

‘Girl Power’ riveduto e corretto: carisma non iconico, non cristallizzato su camicioni di flanella nè su borchie e mascara colato. Non un modello ma tante fonti di ispirazione che la Rochè raccoglie, rivede e riassume riuscendo a conferire una cifra di stile all’album, insieme eclettico e vibrante.
Un vaso di pandora il suo terzo album “All Right Now”, o per meglio dire un pout pourri costruito su strumentazioni scarne ed essenziali che sanno di primi anni ’90, con l’unico vezzo di synth che parlano la lingua new wave talkingheadsiana e della sua voce graffiante, metallica e struggente allo stesso tempo.

La Rochè sconfina con disinvoltura da un genere all’altro dimostrando di non essere confusa ma semplicemente molto brava. Brava a tessere la tela di un percorso musicale denso, mai monotono, con picchi dance da hit alla Blondie (“Sweat King”), riff che riecheggiano Byrne e soci (“Hard as Love”), piglio rock e sensibilità  femminile a nudo in brani come “Oper Your Lock”, modernità  alt-rock che a tratti ricorda Bat for Lashes (“Penetrate”, “Like a Cure”), momenti pop (“Bloom”) e toni danzerecci (“Green Lights”) sulla scia di quel sound da surfista che negli ultimi anni è stato ripreso pedissequamente da band come The Drums o Coconut Records, al quale la cantautrice conferisce però il valore aggiunto delle sue contaminazioni e della sua personalissima capacità  compositiva ed espressiva. Brisa Rochè sa parlare la lingua di una generazione cresciuta col suono crudo di Seattle (“Stone Trade”) ma la rivive con tutta la modernità  degli anni duemila sapendo trasformarsi in un ponte musicale tra mondi e stili talmente diversi da sembrare apparentemente inconciliabili.

You wanna take me and not give me back, canta in “Hard As Love”. Più che un’esortazione tra un ritornello e l’altro un dato di fatto per chi vorrà  scoprire l’album. E parafrasando il testo di “Like a Cure” [I am dancing like a cure for you, dancing like an ansie] direi che la Rochè canta come una cura, canta come una risposta. Per tutti quelli che ascoltano.

All Right Now
[ Discograph – 2010 ]
Similar Artist: PJ Harvey, Bat for Lashes

Rating:

1. Stone Trade
2. Penetrate
3. Sweat King
4. Bloom
5. Hard As Love
6. Open Your Lock
7. Do What You Can Do
8. It’s All Right
9. Past Contemplative
10. Green Light
11. Like A Cure
12. Mile Stride
13. Get Down
14. You’re Wrong

Ascolta “Hard As Love”