Beth Ditto
S/T [EP]

Che prima o poi Beth Ditto tentasse la via solista ce l’aspettavamo un po’ tutti. In fin dei conti il personaggio non lesina in carisma, vende bene (mesi di “Heavy Cross” come sottofondo di brutte pubblicità  sono un esempio lampante) e non gli si può negare un oggettivo talento, sia questo anche la sola arte di far parlar di sè.

Un po’ meno ci si aspettava che il primo EP pubblicato a nome della suddetta fosse prodotto dai Simian Mobile Disco, coi quali la cantante aveva già  collaborato nel secondo disco dei due dj inglesi prestando la voce in “Cruel Intentions”. Per prodotto non intendo due missaggi in croce, bensì la totale cura di quanto ascoltabile durante la riproduzione del disco.

Sulla presenza di un’innegabile fascinazione danzereccia subita dalla Ditto non c’è di che discutere: il remix a mano Soulwax di “Standing In The Way Of Control”, più noto della versione originale, la stessa precedente collaborazione coi Simian e un generale flusso dal garage degli esordi al recente dance-punk di “Music For Men” fanno da testimonianza. Pare quindi un passo quasi obbligato questo EP, il dazio da pagare per la definitiva consacrazione a novella diva del dancefloor. Ben venga se il prezzo è la new-disco luccicante di “Do You Need Someone”, il midtempo “Goodnight Good Morning” o le fitte trame sintetiche di “Open Heart Surgery”, brani che nonostante gli ottimi propositi non raggiungono il livello di “I Wrote The Book”, pressante e psichedelica come solo i Simian Mobile Disco possono fare. Morbidamente adagiate sui sintetizzatori spigolosi, le voluttuose vocalità  blues della cantante dell’Arkansas vanno a incorniciare le atmosfere fluorescenti emanate in meno di mezz’ora di musica.

Se dicessi che questo EP è quanto di meglio fatto finora dalla Ditto forse sarebbe un’esagerazione, ma senza dubbio le quattro canzoni danno una bella botta alla carriera della giunonica vocalist. Attendiamo ulteriori evoluzioni con trepidazione.

Ascolta “Beth Ditto EP preview”