El-P
Cancer 4 Cure

L’ascolto del primo disco dei Company Flow su Rawkus, datato 1997, era un’esperienza particolare. Un disco che o amavi o odiavi. Una roba che scardinava qualsiasi convinzione legata al rap fino a quel momento. Un disco epocale, “Funcrusher Plus”, destinato a diventare un classico fin dalla sua uscita.

Dopo una serie di lavori sempre validi, sia come produttore che come titolare del progetto, la mente dei Company Flow, il signor Jaime Meline aka El-P, torna nel 2012 con il nuovo “Cancer For Cure”, e chi pensava che ormai l’hip hop fosse morto o incastrato negli standard, deve assolutamente ricredersi. Messa in standby l’esperienza esaltante della sua etichetta Def Jux (che vedeva protagonisti pesi massimi dell’underground come Aesop Rock, Cage, Cannibal Ox, Mr. Lif e altri),  El Producto mette assieme un disco di altissimo livello, sia a livello di produzione che a livello di liriche, figlio di una lunga gestazione gestita dal blog del rapper di Brooklyn. Disco che non rivoluziona il genere come in passato, ma rappresenta in maniera assoluta la qualità  e la coerenza che da sempre contraddistinguono il titolare dell’opera.

Dicevamo delle liriche, che toccano la rabbia, il disagio, paranoie urbane e personali, tematiche sociali, autocritica e confessioni personali, ovviamente filtrato dalla visione della musica del fondatore dell’ormai defunta Def Jux. El-P non si risparmia, spazia dai deliri di “Works Every Time” e dalla velatissima critica agli interventi americani in guerra di “Drones Over Bklyn”, le paranoie e le insicurezze di un redneck con l’attitudine del nigga del ghetto da sempre tormentato (e che ha reagito sparando la sua rabbia nella musica), fino ad arrivare al dolore per la morte prematura di Camu Tao in “$4 Vic”. Nessuna presenza Def Jux a livello di collaborazioni, i featuring dell’album mostrano eXquire, Danny Brown (da Detroit, fenomeno underground che sta muovendo passi da gigante), Killer Mike e Despot, che svolgono al meglio il compito di accompagnare il protagonista.”Cancer 4 Cure”, in definitiva, è un disco non facile, sicuramente ad oggi il più accessibile musicalmente della discografia di El-P, maturo e studiato, che fa tesoro dell’esperienza dei precedenti dischi solisti, li assorbe, li rielabora e ne tira fuori un’altra opera di ottimo impatto.

A sto giro l’acquisto è obbligato, e se non lo acquistate poi non vi lamentate se l’hip hop è morto, come diceva Nas qualche anno fa. In fondo, un po’ è anche colpa vostra.