Quattro ragazzi di Pittsburgh (Dave Wheeler chitarra e voce, Jake Leger batteria, Chris Tritschler seconda chitarra, Jim Wilson basso) chitarroni stile Thin Lizzy in primo piano, batteria pesante come da copione, musica dall’aria vagamente minacciosa e dal sound un po’ sleazy tipo Backyard Babies. Sono i Carousel (da non confondere con l’omonima band electro pop), il nome l’hanno preso da un film sci-fi chiamato “Logan’s Run” e “Jeweler’s Daughter” è il loro disco d’esordio per la Tee Pee, dopo essersi fatti conoscere con l’EP “Tears Of Stone” uscito l’anno scorso.

Parola d’ordine: rock n roll, pupe e divertimento, migliaia di lattine di birra schiacciate sparse sul pavimento, niente pensieri nè compromessi. Rock vecchia scuola, come se gli anni settanta e i primi ottanta fossero ancora qui, vivi e vegeti e lottassero fianco a fianco al quartetto stelle e strisce. Sono beatamente fuori dal tempo i Carousel ma, per loro fortuna, non fuori tempo massimo. Perchè i riff di “Jeweler’s Daughter”, “Long Time”, “Crippler”, “Waste Of Time” e “Light Of Day” magari non aggiungeranno niente alla gloriosa storia del rock con la R maiuscola ma si ascoltano con piacere, anche quando si trasformano in staffilate nervose, fulminee e taglienti (“On My Way”). “Nightfall” e “Contrition” invece sono fatte di una pasta diversa, più melodiche e lente, evocano una minaccia incombente e misteriosa. Una tensione che viene dissipata dal ritmo incalzante di “Penance”, che comunque ha sempre un mood un po’ dark.

Non sono qui per cambiare il mondo i Carousel e forse neanche per conquistarlo, ma nell’affollata famiglia Tee Pee e nell’altrettanto affollato universo del rock c’è posto anche per le loro canzoni. Solide, maschie, che non brillano per originalità  e un po’ tamarre, ma ogni tanto ci vuole.

Everest
[ Tee Pee – 2013 ]
Genere: hard-rock
Rating:
1. Jeweler’s Daughter
2. Long Time
3. Crippler
4. On My Way
5. Waste of Time
6. Light of Day
7. Nightfall
8. Contrition
9. Penance