Vita, rivoluzioni e miracoli di David Robert Jones, in arte David Bowie, vengono raccontati attraverso la mostra situata al Victoria & Albert Museum di Londra; un’esposizione che raccoglie tutta la storia di Bowie in quello che è un vero e proprio viaggio nella mente di una delle persone più strabilianti della storia recente.

Viaggiando tra i corridoi del Victoria & Albert Museum di Londra in compagnia dei curatori della mostra, Vicky Broackes e Geoffrey Marsh, si ha la sensazione di esplorare la vita di un uomo ben più grande di quello che tutti conosciamo on and off the stage, un uomo che ha condizionato un largo periodo ancor più che le persone, ma tutto questo non lo ha fatto solo in ambito musicale, bensì sociale, stilistico e comunicativo.
Il documentario si muove essenzialmente su tre binari fondamentali nella vita della popstar: l’identità , il luogo e la crossmedialità .
Il lavoro che ha fatto Bowie sull’identità  è sicuramente la cosa più palese della sua carriera, basti pensare alla moltitudine di personaggi che ha interpretato (da Ziggy Stardust al Duca Bianco passando per Halloween Jack) e ai vari abiti iconici che hanno popolato i palchi di tutto il mondo.
Personaggi che hanno influenzato una società  intera, aiutando molte persone a liberarsi da un peso interiore che è divenuto costume esteriore e libertà  di espressione.

Il luogo invece ha contribuito in maniera altrettanto decisiva alla formazione della star, passando tra la periferia londinese fino alla città  vera e propria e viaggiando anche oltre i confini nazionali (in particolare vengono citate Los Angeles e Berlino come fulcri di creatività ), vediamo come la città  abbia contribuito in maniera fondamentale ad un espressione artistica completa creando una vera e propria escalation di pensieri ed emozioni.
Infine viene analizzata la totalità  di quest’uomo in tuti i campi artistici, dalla pittura (vengono mostrati vari disegni di cover di vinili e soprattutto alcuni concept per il grande schermo come ad esempio Hunger City) al cinema, vediamo come il nostro protagonista abbia superato con successo tutte le prove che ha scelto di affrontare lasciando un segno indelebile anche in queste discipline .
Il documentario quindi potrà  essere apprezzato da chiunque e non solo dai fan di Bowie, anzi forse i più colpiti dalla pellicola saranno proprio i profani della star, ma tutti, ammiratori e non, alla fine della proiezione saranno in grado di completare in modo ancora più la consapevole la frase/quesito “David Bowie is ______”