Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità  un universo musicale sommerso. Ogni settimana vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…

Oggi andiamo a conoscere meglio i Dayoffs, il progetto dei due produttori Vladimir Komarov e Atsuo Matsumoto, il primo russo e il secondo giapponese ed entrambi già  attivi non solo nell’ambito della produzione e dei suoni, ma anche come musicisti. Incontratisi nel 2012 e notando molte affinità  lavorative, hanno poi iniziato a lavorare insieme su vari progetti , uno su tutti l’album solista di James Atkin, il leader degli EMF. Ora la loro base operativa è NYC e il loro esordio omonimo è atteso per il 10 novembre via Emerald & Doreen Recordings. Il bello è che i due, sempre impegnati a lavorare “per altri”, hanno spesso realizzato le “loro” cose partendo dall’improvvisazione.

Risalente al 2016 è la sparatissima “Love, Love, Love” (secondo singolo) in cui emerge prepotente quello spirito power-pop che animava gli anni ’90 e, tanto per fare un nome tutelare, l’esordio dei Teenage Fanclub.

Per dimostraci però che la voglia (e la capacità ) di variare le carte in tavola è elevata i nostri, sempre nel 2016, alcuni mesi prima del brano precedente, esordivano con questa “State Of Madness”, in cui comunque i riverberi finali già  ci riempivano il cuore.

Per quanto riguarda il sound i nostri due eroi sembrano avere le idee molto chiare: “This is a rock album. Speedy, noisy but lyrical ““ as guitar as could be“, affermazione che ovviamente a noi piace un sacco, ma c’è anche da dire che, forse per il fatto di avere comunque a che fare con dei produttori,   ci sono voluti comunque 2 anni prima di arrivare al risultato finale, perchè la voglia di “perfezione” era sicuramente elevata.
A fine settembre è arrivata “Next To Nothing”, che non perde la sua importante carica sonica:

Intanto i primi attestati di fiducia arrivano, più si avvicina all’album, non solo da riviste di settore, ma anche dallo stesso James Atkin, già  citato prima, che spende importanti parole d’elogio per i due, che nel frattempo rendono disponibile anche un nuovo brano, ovvero “Two Actors in a Cage”, che ancora ci mostra un nuovo lato della medaglia della band, quello più morbido, pop e malinconico. A questo punto non ci resta che attendere l’album per svelare gli ultimi segreti della musica di questo ottimo duo.