Sesto album apena pubblicato per gli Interpol: mentre già  ci godiamo il nuovo lavoro, ripercorriamo la loro carriera con quelli che sono (soggettivamente, à§a va sans dire) i loro 10 pezzi più iconici.

10  – NUMBER TEN

2018, da “Marauder”

Coinvolgente e turbolenta. “All the Rage Back Home”, come detto, aveva fatto ben sperare per un album che alla fine dei conti è stato invece deludente. Che ne dite di questo nuovo lavoro?

9  – ALL THE RAGE BACK HOME

2014, da “El Pintor”

She said you don’t need time…” per uno degli attacchi più adrenalinici di tutta la produzione. Sembrava un ottimo presagio ed auspicio per l’album “El Pintor”, che invece…

8 – MAMMOTH

2007, da Our Love to Admire

Uno dei miei preferiti della “seconda” produzione: Fogarino martella ritmi da tachicardia, in un’ atmosfera rabbiosa e riottosa, ma con la solita eleganza Interpol.

7 – THE HEINRICH MANEUVER

2007, da “Our Love to Admire”

How are things on the west coast?” e “Today my heart swings” sono i due picchi di uno dei brani più famosi ed effervescenti, che sarebbe perfetto per uno spot pubblicitario di auto sportive o simili.

6 – EVIL

2004  da “Antics”

Linea di basso coinvolgente e mnemonica, pennate e riff di chitarra super garage e ritornello dalla presa immediata. Ed un video ormai diventato storia.

5 – NOT EVEN JAIL

2004 da “Antics”

Batteria claustrofobica e chitarre post punk ad aprire un crescendo di ritmo epico, quasi catartico.

4- NEXT EXIT

2004  da “Antics”

Le note di tastiera aprono “Antics”: è la nostalgia, la solitudine, il lato romantico Interpol.

3 – OBSTACLE 2

2002 da “Turn on The Bright Lights”

L’attacco voce + Les Paul di Banks è una chicca, nella sua semplicità .

2 – PDA

2000 da “Turn on The Bright Lights”

Uno dei primi brani scritti dalla band newyorkse, dallo spirito frenetico, convulso, elettrico. Per una gran resa live.

1 – OBSTACLE 1

2002, da “Turn on The Bright Lights”

Chitarre à  la Television, crudo saliscendi emozionale tra melanconia e disperazione. Uno dei pezzi più famosi ed amati.

Credit Foto: Ebru Yildiz