Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

IAN BROWN – “Ripples”
[Polydor]

L’ultimo album di Ian Brown era datato addirittura 2009. Nel mezzo c’è stato un sussulto marchiato Stone Roses, con la speranza che la band tornasse davvero in pista, non solo live ma anche in studio. Speranza che non ha trovato concretezza. Quando la tristezza ci stava per assalire ecco che il buon Ian inizia a buttare fuori singoli e il disco, atteso per il primo marzo, uscirà  un mese prima, meglio così. I brani anticipatori dell’album non sono affatto male. Quella voce inconfondibile da sola ci evoca mille sensazioni. Pregevole lavoro sulla ritmica come sempre e piacevoli riverberi anni 70. Dai Ian, sorprendici!

MASSIMO VOLUME – “Il Nuotatore”
[42 Records]

Sei anni dopo “Aspettando i barbari”, il panorama intorno quella strana cosa che chiamiamo musica italiana è cambiato totalmente, ma i Massimo Volume ci sono ancora.
Diversi da tutto, fedeli solo a loro stessi e a quell’idea di unicità  che fin dagli esordi ha scandito tutti i loro passi e reso ogni loro nuovo disco un’esperienza intensa e mai ripetitiva. Con “Il nuotatore” i Massimo Volume diventano un trio formato solo dal nucleo storico della band (Egle Sommacal, Emidio Clementi e Vittoria Burattini) e confezionano un album che scava proprio nell’essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno, grazie anche alla produzione di Giacomo Fiorenza. Le note stampa ci dicono: “Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco. Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura”. La curiosità  è altissima.

WHITE LIES – “Five”
[PIAS]

Polarizzatori di emozioni (o li si ama o li si odia), ecco che tornano in pista i White Lies. I singoli anticipatori di questo nuovo album del terzetto inglese vanno, bene o male, a parare nel loro classico sound, senza particolari sussulti a dire il vero. Se diamo per scontato che il meglio lo abbiano già  dato con l’esordio e con “Big TV”, ci par di capire che andremo incontro a un disco che giustificherà  il nuovo tour e non sposterà  di certo gli equilibri consolidati tra fan e meno fan.

BEIRUT – “Gallipoli”
[4AD]

A distanza di tre anni dall’ultimo “No No No” (non esaltante a dire il vero), Zach Condon è pronto a tornare con il progetto Beirut. Il nuovo disco s’intitola “Gallipoli” e il brano che ha dato il nome all’album è stato scritto proprio in provincia di Lecce. New York e Berlino sono le altre città  xhe hanno visto scrittura e regitrazione. Il soggiorno pugliese avrebbe portato ottime ispirazioni al buon Zach, sempre pronto a mescolare il suo folk, con il romanticismo e pulsioni più da banda, senza dimenticare la world music e sonorità  gipsy. Il percorso all’album ci pare decisamente positivo.

THE SPECIALS – “Encore”
[UMC]

Il tempo vola e se ci pensiamo bene un nuovo album d’inediti per gli Specials mancava da 20 anni (considerando che “Conquering Ruler” del 2001 era un disco di cover), più o meno. “Encore” vede, oviamente, il ritorno in studio del cantante Terry Hall, che aveva lasciato la formazione nel 1981 ma che era tornato in pista nella terza reunion, quella del 2008 e che vede ancora la band attiva tutt’oggi. Non mancano nemmeno Lynval Golding e Horace Panter. Che dire? Beh qui abbiamo a che fare con la band ska britannica che merita di essere riconosciuta fra i massimi esponenti del movimento 2 tone ska inglese, siamo sicuri che il risultato sarà  all’altezza delle aspettative, alte.

RUSTIN’ MAN – “Drift Code”
[Domino]

17 anni dopo quel gioiello assoluto che rispondeva al titolo di “Out Of Season”, lavoro collaborativo realizzato a quattro mani con Beth Gibbons cantante dei Portishead, Paul Webb, bassista dei Talk Talk, rispolvera il suo progetto Rustin Man annunciando il nuovo disco “Drift Code”.
Registrato interamente nella casa di Webb nell’Essex, insieme all’altro ex Talk Talk Lee Harris

GIRLPOOL – “What Chaos Is Imaginary ?”
[Anti]

Il nuovo LP, che arriva a un anno e mezzo di distanza dal precedente, “Powerplant”, è stato creato insieme da Cleo Tucker e Harmony Tividad, ma anche in modo indipendente: le due si sono occupate della produzione e degli arrangiamenti, ma hanno anche lavorato in maniera separata, ritrovandosi solo nel momento in cui lo ritenevano giusto.

TINY RUINS – “Olympic Girls”
[Marathon Artist]

Con il nuovo “Olympic Girls” il progetto solista folk-cantautorale della neo-zelandese Hollie Fullbrook si arricchisce del contributo di una band (Cass Basil al basso, Alex Freer batteria e Healy alla chitarra), coinvolta fin da subito nel processo creativo del disco.

ANDY BURROWS & MATT HAIG – “Reasons To Stay Alive”
[Fiction]

A distanza di quasi cinque anni dal suo precedente LP, “Fall Together Again”, Andy Burrows torna oggi con il suo quinto album solista frutto della collaborazione con lo scrittore Matt Haig. I due, dopo essersi conosciuti su Twitter, hanno trascorso gli ultimi anni condividendo idee per creare una raccolta di brani ispirati agli amati romanzi di Haig, tra cui “Reasons To Stay Alive” e “How To Stop Time”, con i testi di Haig e le musiche dell’ex batterista di Razorlight e We Are Scientists.