Siamo a Bristol per una velocissima trasferta per assistere al concerto dei canadesi Tallies: il live, che si terrà  al Lanes, nel pieno centro della città  inglese, vede in apertura i nostri Be Forest, anche loro in tour in Europa.

Entrambe reduci da una recentissima esperienza al Great Escape di Brighton, le due band si ritrovano stasera nella venue della località  sud ovest del Regno Unito: il trio di Pesaro ha pubblicato lo scorso febbraio il suo terzo album, “Knockturne”, mentre il gruppo di Toronto presenterà  il suo omonimo debutto sulla lunga distanza, realizzato a gennaio.

La band pesarese eseguirà  tutto il suo nuovo LP, partendo proprio dall’iniziale e strumentale “Atto I”: posizionati tutti e tre nella parte anteriore del palco, i ragazzi pesaresi iniziano immediatamente a trasportarci in questo loro cupo mondo che hanno creato.

Assolutamente comprensibile la scelta di lasciare al centro Erica Terenzi con il suo drumkit, che, come vedremo nei successivi trentacinque minuti, sarà  una parte molto importante nell’economia del suono del trio italiano.

Anche nella successiva “Empty Space”, quando spunta la voce della bassista e frontwoman Costanza Delle Rose, rimangono poche le possibilità  per emergere dal punto oscuro in cui ci troviamo.

Il possente drumming di Erica incide in maniera profonda in “Gemini”, mentre quei pochissimi bagliori di luce che troviamo arrivano per cortesia della melodiosa voce di Costanza.

Dopo l’altro passaggio strumentale con “Atto II”, in cui notiamo ancora la forza della batteria della Terenzi, in “Bengala” gli angelici vocals della frontwoman ci fanno volare ancora una volta, passeggiando perfettamente su questi paesaggi sonori dreamy, ma bui creati dalla riverberosa chitarra di Nicola Lampredi: un viaggio bellissimo che vorremmo non finisse mai che sigilla una prova solida ed emotivamente intensa da parte dei sempre bravissimi Be Forest.

Veloce cambio di palco ed è poi la volta dei Tallies: i quattro giovani ragazzi canadesi sanno davvero scrivere melodie deliziose come dimostrano, per esempio in “Trouble”, dove la loro determinazione shoegaze, unita alle chitarre scintillanti e a gustose linee di basso, si bacia perfettamente con la graziosa voce della bella frontwoman Sarah Cogan.

Molto più tranquilla, invece, la successiva “Mother”, in cui la ragazza di Toronto usa tutta la sua dolcezza nei vocals, supportata da sei corde che sembrano ricordare Johnny Marr.

Ci lasciamo poi cullare dalla brillante energia di “Trains And Snow”, in cui il drumming segna un ritmo deciso, ma senza intaccare sensazioni melodiche di pura delizia.

L’adrenalinica “Easy Enough” chiude il set dopo appena mezz’ora: anche qui non possiamo che rimanere incantati dalla purezza e dalla bellezza cristallina delle pur semplici, ma meravigliose invenzioni sonore del gruppo indie-pop dell’Ontario ““ quasi inutile specificare come il ritornello, molto catchy, sia pura poesia per le orecchie dei presenti.

Forse il loro sound potrà  risultare derivativo, ma nella scrittura delle loro melodie i Tallies sono davvero molto bravi e sanno regalarci proprio quello che stavamo cercando: non possiamo esimerci dal passare dal banchetto del merch per versare il nostro tributo.

Una serata di quelle da ricordare con il solo dispiacere che sia durata troppo poco: Be Forest e Tallies, intanto, si confermano due realtà  in continua crescita e assolutamente da seguire.