Il quinto album in studio per l’ex trio di Southampton, ridotto a duo dopo l’abbandono in corsa del batterista Matt Hayward, scorre liscio (forse anche troppo) senza intoppi tra un paio di colpi ben assestati, strizzatine d’occhio ai Black Keys ultimo formato e cali di tensione ridotti al minimo.

Un buon album che guarda con nostalgia amara ai tempi dei riffoni tritatutto di “Baby Darling Doll Face Honey” o “Sweet Sour”, ma che fortunatamente tiene bene a distanza le derive di ballad al saccarosio dell’ultimo innocuo “By Default”.

Emma Richardson e Russell Marsden fanno all-in puntando sul legame indissolubile tra giri di blues e melodie frizzantine: ne escono fuori pezzi niente male come “Cool Your Battles” e “We’re Alive” (messaggio quanto mai profetico) che mettono una bella toppa sulle falle che troppo spesso negli ultimi tempi i Band Of Skulls hanno mostrato.

Però è inutile starci a girare intorno: è giunto il momento in cui gli si chiede di fare un passo in più, e per questo dovremo aspettare ancora un altro giro.