Jason Lytle, frontman di quei Grandaddy che nel 2017 hanno dovuto affrontare la prematura scomparsa del bassista Kevin Garcia, ormai da dieci anni si dedica a una carriera solista che dopo l’esordio “Yours Truly, the Commuter” si è progressivamente allontanata dal baldanzoso e creativo indie rock per esplorare nuovi territori musicali. Forte l’influenza dei panorami del Montana, dove Lytle abita da tempo e che fanno spesso capolino in album e brani che compone (“Dept. of Disappearance” è un buon esempio).

Molte anche le collaborazioni a cui Jason Lytle si è via via dedicato, non trascurando il mondo dell’arte che lo ha sempre affascinato tanto da aver realizzato “Music Meant to Accompany the Art of Ron Cameron”, un album nato per accompagnare una mostra dell’amico d’infanzia e skater artist Ron Cameron uscito in edizione super limitata nel 2010.

“Arthur King Presents Jason Lytle: NYLONANDJUNO” è nato in circostanze piuttosto simili. Commissionato dal collettivo Arthur King (che in passato ha collaborato con artisti del calibro di Beck, Lou Reed, John Cale, Elliott Smith, EELS e recentemente con Randy Randall dei No Age) fa parte di una nuova installazione multimediale che esplora il rapporto tra musica e immagini.

Otto i brani, affiancati al cortometraggio di venticinque minuti dei cineasti losangelini Mind Palace (il regista Ryan Baxley, il set designer Brandon Schwartzel e la fotografa Alice Baxley). Una bella sfida per Jason Lytle, spinto a utilizzare un numero limitato di strumenti: un sintetizzatore JUNO e una chitarra classica con le corde di nylon. Il risultato somiglia alle atmosfere della colonna di “Fortitude” curata da Ben Frost o al Brian Eno più ambient.

Incredibile il numero di armonie, di variazioni ritmiche e melodiche che Lytle riesce a creare in pezzi totalmente strumentali, dove la sei corde e il JUNO si alternano e si sovrappongono. Toni dolci e riflessivi si stemperano in un finale misterioso e evocativo che non sfigurerebbe in un western post moderno.

Semplice, minimale senza essere troppo ripetitivo nè un puro esercizio di stile, “Arthur King Presents Jason Lytle: NYLONANDJUNO” mostra il lato più intimo e sperimentale di un musicista che non vuol smettere di sorprendere e che dovrebbe avere in cantiere anche un nuovo album dei Grandaddy, a cui potrebbe cominciare a lavorare presto.

Credit foto: David Estep