Si chiamano come un giocatore spagnolo che milita nel Manchester United ma, invece di prendere a calci i palloni, preferiscono perforare i timpani dei loro ascoltatori con un industrial puro ma estremamente ricco, soprattutto per quanto riguarda l’oculatissima scelta dei suoni impiegati. Sto parlando dei MATA, tre maceratesi che hanno dei nomi (Alessandro Bracalente, Emanuele Sagripanti e Mauro Mezzabotta) ma non dei volti: nella foto acclusa al comunicato stampa che annuncia l’uscita del loro nuovo album, intitolato “ArcipeL{o}gos”, se ne stanno in piedi, con dello spago rosso ad avvolgergli le povere teste.

Come faranno a respirare? Mi sono chiesto appena li ho visti conciati così. Poi ho messo su il disco, e ho capito immediatamente che i MATA non necessitano di ossigeno per campare: sono degli androidi. Gli otto pezzi di “ArcipeL{o}gos” sono il frutto del lavoro di macchine gelide ma creative, attente esploratrici di tutto l’enorme potenziale a disposizione di un genere in continua mutazione.

Su un’indistruttibile base industrial si incastrano tracce di noise, glitch, drone, IDM, digital hardcore ma anche semplice rock, come testimoniano i suoni generati da chitarra, basso, batteria e percussioni, vere e proprie protagoniste dell’opera. Pulsazioni primitive degne delle meno progredite tribù dell’Amazzonia si uniscono a rumori avveniristici che sembrano provenire da un futuro oscuro, sporco e caotico, dando vita a quella che potrebbe essere la soundtrack di un “Jumanji” ambientato nello sterminato Sprawl del “Neuromante” di William Gibson.

Qua e là , quasi a voler rendere meno ostico l’ascolto, si scorgono sprazzi di umanità : si tratta per perlopiù di voci, rese quasi irriconoscibili dall’impiego massiccio di effetti. Una sottigliezza interessante che, però, tende a perdersi in un mare artificiale che trova il suo vero punto di forza nell’abbondanza sonora e nell’ottimo livello della registrazione e del missaggio. Il trambusto ragionato e limpido di “ArcipeL{o}gos” piacerà  ai fan di The Body, Pharmakon, Author & Punisher e Meat Beat Manifesto ultima versione.