Sunn O))) + Steve Albini parte seconda. Avevamo recensito “Life Metal” qualche mese fa, anticipando la pubblicazione di un secondo album di Greg Anderson e Stephen O’Malley realizzato in contemporanea al precedente e registrato sempre da Albini. “Pyroclasts” è l’altra faccia della medaglia, frutto di lunghe improvvisazioni a margine delle prove ufficiali che hanno coinvolto oltre a Stephen O’Malley e Greg Anderson anche Tim Midyett, T.O.S. Nieuwenhuizen e Hildur Guà°nadóttir.

Quattro pezzi strumentali gestiti con precisione cronometrica, pare infatti che per volere di O’Malley e Anderson non si dovessero nè potessero superare i dodici minuti a brano. Limiti autoimposti che non imprigionano il sound granitico dei Sunn O))) ma finiscono per esaltarlo. “Frost (C)” è un assalto minimale ma poderoso. Chitarre in una tempesta di rumoroso magma sonoro che si scalda e s’incrina in “Kingdoms (G)” per poi esplodere rombando tra le schegge distorte di “Ampliphà…dies (E)” e “Ascension (A)”.

Questo è il lato riflessivo dei Sunn O))) declinato senza tanti compromessi nè complimenti. Un “album ombra” (giusto per citare la press release) che affianca e completa “Life Metal”. Avrebbero potuto pubblicare un unico disco Stephen O’Malley e Greg Anderson invece hanno scelto di separare nettamente due anime: quella concreta di qualche mese fa e quella astratta odierna. Il risultato è una rappresentazione onesta di quello che i Sunn O))) sono oggi. Prendere o lasciare.

Credit foto: Ronald Dick