Abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per questa band di Oslo, sin dal loro primo EP “Distant Star” uscito nella primavera dello scorso anno e soprattutto per l’album “This is not the End” che ha rapidamente proiettato il trio norvegese tra le band emergenti che hanno qualcosa d’importante da dire. Possiamo definirli come punk-rock, emo, post-hardcore, quello che conta è che Mads Baklien (chitarra e voce), Christian Løvhaug (batteria) e Stian Brennskag (basso) sanno ben miscelare chitarre fragorose e giri di basso pesanti a momenti più melodici e lenti. Ci avevano confessato il loro amore per band come Cloud Nothings e Hot Snakes ma anche un debole per gruppi che amano il suffisso pop come i 1975, Vampire Weekend e Guided By Voices.

Il loro fresco di stampa EP “Running All The Way Home” comprende brani non inclusi nel loro ultimo album mentre la versione in vinile contiene tre brani estratti e rimasterizzati dal loro primo EP.
Il disco comprende “Running All The Way Home” e “This is Not The End” che abbiamo già  avuto modo di ascoltare come singoli.
Il secondo ha ispirato il titolo del debut album, tre minuti esatti di pura adrenalina, chitarre noisy ad alto grado di distorsione, la voce di Mads che urla a pieni polmoni il suo invito a non mollare, a lasciarsi alle spalle le esperienze negative e girare pagina. “Running All The Way Home” e “Fake a Reaction” confermano il marchio di fabbrica, power pop di pregevole fattura mentre “Oh No” ha quella venatura emo che è un’altra delle sfumature della band norvegese. “The Sum” sembra un brano caduto per caso nel mucchio, una lenta ballata con cadenze celtiche, ipnotica e malinconica. Gli Spielbergs sono una band formata da musicisti che hanno trovato la ricetta giusta, forse perchè non si fanno troppe illusioni, forse perchè suonano per divertirsi, forse perchè hanno lo spirito giusto o probabilmente perchè sanno trovare il corretto equilibrio tra energia e melodia.

Ho recentemente appreso da un mistico indiano che dormire con il capo rivolto a Nord potrebbe portare, alla lunga, a seri problemi sia fisici che mentali. Ho verificato la posizione del mio letto e, per puro caso, è disposto sull’asse Nord-Sud ed il capo, durante il sonno, è rivolto correttamente verso la giusta direzione. Il mistico indiano, però, non ci vieta di dirigere lo sguardo verso Nord durante il resto della giornata. E questo è davvero un bene, ascoltare per credere!

 

Cresit Foto: Simen Skari