Pur perdendo un po’ della purezza e dell’effetto sorpresa della prima, la seconda stagione di ‘Cobra Kai’ (per chi non lo sapesse, la storia dei protagonisti di ‘Karate Kid’ 30 e rotti anni dopo) mantiente la botta grazie all’aggiunta di nuovi personaggi e nuovi ritorni dalla saga originale (guardate un po’ chi campeggia al centro della locandina, se avete visto la prima stagione non è uno spoiler, se non l’avete vista non vedo perchè stiate leggendo).

Il ritmo delle puntate è frenetico, ci si diverte di brutto, le prospettive vengono rovesciate continuamente, scegliere con chi stare questa volta è davvero difficile (non per me, io team Johnny tutta la vita), così come lo sarà  aspettare la terza stagione.

Molto interessante ancora una volta come la serie giochi con la retromania da una prospettiva inedita, attiva, mostrandocela ai nostri giorni, al contrario di come accade ad esempio in ‘It’ o ‘Stranger Things’, che invece ci calano negli anni per cui siamo nostalgici. Punto in più per la colonna sonora che invece che sui i soliti pop e synth pop spinge con decisione verso AOR, hard rock e metal.