Vedo le mie canzoni come colori e ho pensato che Pastel fosse un buon nome perchè i colori pastello sono luminosi, ma sbiaditi. Si adatta bene all’album perchè sono canzoni tristi che suonano felici.

Così Tilly Murphy racconta quello che “vede” nelle sue canzoni. Proviene da Newcastle (quella Australiana), ha 21 anni e “Pastel” è il suo secondo album, quello “importante”, quello prodotto in uno studio, registrato dopo avere messo una firma su un contratto discografico. Si, perchè a 17 anni FRITZ (il suo nome d’arte) aveva già  pubblicato un album, un classico DIY, quelli che si registrano in cameretta con garageband.
“Pastel” è quindi una raccolta di brani scritti in questi anni da una ragazza che raggiunge l’età  adulta raccontando le proprie esperienze, donandole ai testi di queste nove canzoni. Testi che ovviamente sono autoreferenziali, è vero, si parla di età  adulta ma a 21 anni ci si sente al centro del mondo.
Oltre a Fraser Marshall (Raave Tapes,  Split Feed) che ha prodotto il disco, Tilly ha un paio di compagni d’avventura che l’accompagnano pure nelle esibizioni live: Cody Brougham (chitarra)   e Darren James (batteria). Li possiamo ascoltare nel riuscito tentativo di donare ai brani della frontwoman (oltre alla voce la Spencer suona la chitarra e il basso) il giusto apporto e la giusta atmosfera. Così la dolce e malinconica “Die Happily” nasce dream-pop per crescere nello splendido ritornello con le due chitarre a creare una delicata polvere shoegaze che delicatamente si posa sulle parole che danno il titolo alla canzone.

Dream pop e Shoegaze. Possiamo menzionare questi due generi mettendo una recinto alla creatività  di FRITZ? La risposta è chiaramente negativa. I ritmi si alzano punk-popeggiando in “She’s Gonna Hate Me!” e “Ghost Poke” mentre il terzetto d’apertura “Sweety”, “Arrow” e “Pastel” ci fa respirare aria fresca e briosa.

“Gracie, Forgive Me”, “U Keep Me Alive ” e “Jan 1” tengono alto il livello dell’album con un’energia accattivante e ritmi spediti. Brava Tilly, una crescita davvero sorprendente, un album che ci regala momenti di spensieratezza. “Canzoni tristi che suonano felici“.

Photo credit: Courtney Hardwick