Questa estate i concerti sono veramente tanti. Bisogna armarsi di pazienza e sacrificio, onde evitare di dover passare le vacanze senza un soldo. Nella mole di live da nord a sud, ce ne sono alcuni che vale la pena andare a vedere. Sto parlando di qualcuno in particolare che tutti noi conosciamo come il frontman dei Baustelle, ma che in verità  esiste anche al di fuori del gruppo di Montepulciano.

Francesco Bianconi ha intrapreso una carriera da solista (e qua lo dico per la prima e ultima volta, non se n’è andato dalla band toscana), ha pubblicato un album dal titolo “Forever” a ottobre 2020 e poi la ristampa “”Forever” In Technicolor” con 6 inediti  lo scorso maggio. Ha scritto il suo quarto libro “Atlante delle Case Maledette” edito da Rizzoli Lizard e con le illustrazioni di Paolo Bacilieri  e ora, finalmente, è riuscito ad andare in tour facendo tappa nei luoghi più suggestivi d’Italia. Uno di questi è l’Auditorium Horszowski, a Monforte D’Alba, per la rassegna Monfortinjazz.

Il primo album solista di Francesco è sicuramente un lavoro profondo, intenso e ben ragionato: non segue la scia dei Baustelle, bensì si colloca su un gradino più alto ovvero quello dei grandi cantautori, sicuramente di scuola francese. Al primo ascolto ti lascia un attimo spiazzato, non essendo abituato, poi però inizi a capire riuscendo ad entrare nel suo mondo. Tutto questo dal vivo rende ancora di più. Sicuramente per due motivi: prima di tutto le location suggestive nelle quali il live prende forma e, incastrandosi bene a questo, la grandezza di una band che di musica ne sa e che porta sul palco arrangiamenti nuovi e strumenti nuovi per dare alle canzoni quel plus che serve.

Per un’ora e mezzo non vuoi saperne di cosa succede attorno a te, la sola attenzione è rivolta a quella voce che ha incantato intere generazioni in una cornice fuori dal comune. Il concerto si apre con l’ultima traccia dell’album, “Forever”, a cui di seguito si attacca “Il Bene” forse una delle più belle canzoni mai scritte dal cantante toscano. Il pubblico è stregato, non si muove e guarda solo avanti, cantando i versi “e allora andiamo via e poi gridiamolo a qualcuno che staremo sempre insieme”.  

Mancano le parole fin dall’inizio, non riesci a commentare tanta bellezza musicale e scenica. Una bellezza che non si affievolisce mai, nemmeno durante le altre canzoni come il nuovo singolo “Il Mondo Nuovo” o la terrificante “L’Abisso”. Il livello strumentale è alto, sono stati aggiunti strumenti che nel lavoro in studio non c’erano (vedasi le percussioni o la chitarra).

Sicuramente un momento ancora più alto è l’encore, nel quale le cover in stile Francesco Bianconi diventano protagoniste. Si parte con “Ti Ricordi Quei Giorni” di Francesco Guccini, una versione rara e solo live da brividi, ma il tutto diventa fantastico e surreale quando al microfono riconosci il testo della “Playa” di Baby K. che già  fu coverizzata dall’autore toscano per il format “Storie Inventate”, ma che non ti aspetti di sentire dal vivo. Non scendo nei particolari, dico solo che interpretata da lui quel testo diventa pura poesia. Non poteva poi mancare “Bruci La Città ” a chiudere la serata.

Non saprei che altro scrivere, proprio perchè sono rimasto totalmente incantato da quella serata nelle Langhe. Posso solo esortare i lettori ad andare a sentirlo dal vivo, anche se con poca conoscenza del suo ultimo lavoro (che ha ricevuto una nomination per la Targa Tenco, ricordiamocelo) perchè solo l’esperienza magica vale la pena. E  Francesco Bianconi è un grandissimo incantatore.

Tra le tante date:

Milano, 13 luglio al Castello Sforzesco
Fiesole, 19 luglio al Teatro Romano
Roma, 4 agosto alla Cavea

Setlist:
Forever
Il Bene
GO!
Andante
Il Mondo Nuovo
L’Abisso
Zuma Beach
La Forza
Assassinio
Cometa di Halley
L’Odore delle Rose
Certi Uomini
Faika
Ti Ricordi Quei Giorni
Una Storia Inventata
Playa
Bruci La Città 

Photo: Monelle Chiti, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons