Ad appena un anno e mezzo di distanza dal suo quarto LP, “Silver Tongue”, il prossimo 30 luglio, via Merge Records, Torres realizzerà  una nuova prova full-length, “Thirstier”. La trentenne musicista nativa di Orlando ““ che presenterà  il suo nuovo disco al Locomotiv Club di Bologna sabato 26 marzo 2022 – lo ha registrato ai Middle Farm Studios in Inghilterra alla fine dello scorso anno e si è occupata anche della produzione insieme a Rob Ellis e Peter Miles. Noi di Indieforbunnies abbiamo approfittato di questa nuova uscita per contattare via e-mail Mackenzie Scott ““ titolare del progetto ““ e farci raccontare qualche particolare in più sul nuovo album. Ecco cosa ci ha detto:

Ciao Mackenzie, come stai? Come è la situazione con il Coronavirus negli Stati Uniti in questo
momento?

Sto bene! La vita sta migliorando qui negli Stati Uniti per quanto riguarda la pandemia, almeno qui dove mi trovo, a New York. Tutti quelli che conosco sono vaccinati e iniziano a viaggiare e a riunirsi di nuovo.

Finalmente sono tornati i concerti e da agosto sarai in tour negli Stati Uniti: ne sei contenta?
Sì! Non sono mai stata più entusiasta di niente nella mia vita.

Nel 2022 suonerai anche in Europa e il tuo ultimo concerto sarà  proprio al Locomotiv Club di Bologna: quali sono le tue aspettative per questo tour?
Nessuna aspettativa, tranne l’imprevisto. Sono sicura che a volte sarà  rischioso perchè la pandemia non è ancora finita e i locali sono rimasti chiusi per quasi due anni. Spero solo di poter suonare e che le persone vengano a vedermi e che ciò porti loro gioia.

“Silver Tongue” è uscito a gennaio dello scorso anno, ma c’è già  un nuovo disco in arrivo il mese prossimo: la pandemia quanto ha cambiato i tuoi piani per il 2020? Ti ha dato più tempo libero per scrivere un nuovo album?
Sì. I miei programmi sono stati completamente cancellati! Ho trascorso tutto l’anno scorso concentrata sulla scrittura e sulla registrazione, quindi in quel modo è stato tutto tranquillo.

“Thirstier” è stato scritto durante la pandemia, ma hai detto che volevi creare qualcosa di positivo e costruttivo: quali sono state le tue sensazioni mentre scrivevi i tuoi testi? Quali sono state le tue maggiori ispirazioni?
Mi sono solo assicurata che ogni parola che ho scritto fosse una manifestazione edificante. Penso che queste verità  debbano essere pronunciate o cantate ad alta voce, in modo che l’energia creata sia positiva e le frequenze si alzino. Le mie più grandi ispirazioni di recente sono artisti che trasformano la sofferenza e il dolore in magia, gloria ed energia vitale.

Il tuo sound è cambiato parecchio rispetto a “Silver Tongue”: il tuo nuovo disco suona più rock e fuzzy rispetto al tuo precedente. Quali sono state le tue maggiori influenze musicali per “Thirstier”?
Ho cercato di non avere influenze musicali! Volevo solo creare qualcosa completamente fuori dal mio cervello e diverso da qualsiasi cosa sia stata ascoltata prima.

Per “Thirstier” hai lavorato con Rob Ellis (PJ Harvey, Placebo, Anna Calvi): che esperienza è stata per te lavorare con un produttore così brillante? Cosa ha aggiunto al tuo sound?
Lui pensa alle cose in un modo che a volte io non penso, così spesso se gli porto la demo di una canzone la sentirà  andare in una direzione completamente diversa. Aggiunge sempre qualcosa di inaspettato. Ed è un batterista così fantastico. Forse il mio batterista preferito al mondo.

Posso chiederti da dove viene il titolo? C’è un significato particolare dietro a esso?
Ha lo scopo di evocare desiderio ed energia senza fine. Vita eterna, sete eterna.

La tua ragazza Jenna Gribbon ha dipinto l’artwork di “Thirstier”: è stata una scelta naturale per te chiederle di collaborare?
Sì. Mi vede come mi vedo io, quindi volevo che aiutasse anche gli altri a vedermi in quel modo.

Un’ultima domanda: puoi per favore scegliere una delle tue canzoni, vecchia o nuova, da utilizzare come colonna sonora di questa intervista?
Direi “Keep The Devil Out”. Grazie. Non vedo l’ora di suonare a Bologna l’anno prossimo!

Photo Credit: Michael Lavine