Conosciamo bene i Band Of Skulls e il loro sound, ecco perchè la proposta di Russell Marsden (voce, chitarra), Emma Richardson (voce, basso) ci sorprende.

Il duo parla di “Ousider”, la prima canzone che esce a nome loro: “Outsider è una canzone sulla forza, la vulnerabilità  e l’identità . Parla di perdere se stessi e ritrovarsi di nuovo, e questo se stesso è più forte di quanto immaginavi. è stata ispirata dalle molte grandi artiste che sono andate costantemente controcorrente per seguire la loro passione. Questa è la canzone che si è evoluta di più nel processo di registrazione dell’album di Marsden & Richardson. è iniziata come una demo grezza con solo chitarra e voce e si è rapidamente trasformata in un pezzo epico e cupo, stratificato con la batteria e una linea di base pulsante. La voce è stata catturata al primo colpo e sembrava così naturale che doveva essere mantenuta. Russell ha aggiunto il fender Rhodes che, insieme all’arrangiamento di archi di Tom Edwards, ha aggiunto una qualità  veramente cinematografica a questa canzone“.

Ricordiamo che i Band of Skulls sono nati ben 17 anni fa con il duo che si è unito al batterista Matt Hayward: con questo nome d’arte hanno realizzato insieme cinque album in studio. Ora, la coppia si è temporaneamente allontanata dai Band of Skulls per concentrarsi su quel progetto musicale che hanno sognato fin dai loro primi giorni di scrittura di canzoni.

Che cosa troveremo in “Ousider”? Un suono sicuramente più scarno rispetto ai BOF, ma non manca l’epicità  e la passione. Il lavoro in fase di arrangiamento è ottimo, con questa ritmica che incalza e gli archi che rendono tutto così cinematografico, mantenendo ocmunque una grazia innata. Il primo assaggio di quetsa nuova avventura è davvero esaltante e non vediamo l’ora di averne di più!

In passato, spesso scrivevamo una canzone e poi la trasformavamo in qualcosa di più potente“, ride Russell.Abbiamo sempre cantato in armonia, ma abbiamo stupidamente deciso di avere sempre la band che suona più forte dietro di noi, il che rende davvero difficile cantare in armonia! Questa è la prima volta che abbiamo scritto canzoni come questa e non le abbiamo convertite in canzoni rock and roll. Siamo andati nella direzione opposta ed è molto eccitante. Volevamo guardare indietro a quei tempi più semplici, ai dischi con un forte duo di cantautori come Nancy e Lee, Simon e Garfunkel. Loro hanno creato il loro proprio mondo sonoro autoconclusivo, e noi volevamo fare lo stesso con questo“.