Ad agosto 2020 Fantastic Negrito aveva pubblicato il suo quarto LP, “Have Your Lost Your Mind Yet?”, che non aveva ovviamente mai potuto portare in tour a causa della pandemia: il mese scorso è arrivato anche il suo successore, “White Jesus Black Problems” e finalmente il musicista californiano è potuto tornare anche in Italia per presentare entrambi i suoi lavori più recenti.

Stasera ci troviamo in un posto ricco di magia, l’Anfiteatro Del Vittoriale a Gardone Riviera (BS), luogo costruito da D’Annunzio proprio di fronte al Lago di Garda: l’atmosfera è sempre qualcosa di incredibile tra storia, eleganza e bellezza.

Il sostanzioso tour italiano di Xavier Amin Dphrepaulezz, questo il suo vero nome, fa tappa proprio qui stasera e non potevamo perderlo.

Sono passate le dieci da pochi minuti, quando lo statunitense e la sua band salgono sul palco vista lago del Vittoriale: è “Transgender Biscuits” da “Please Don’t Be Dead” (2018) ad aprire la serata che ci porta immediatamente nel suo esaltante mondo fatto di blues, soul, R&B e che vede Fantastic Negrito al centro di tutto, vero protagonista dei suoi show, accompagnato da un gruppo di grandissime qualità .

Non c’è bisogno di molto tempo per ottenere il consenso del numeroso pubblico presente oggi qui a Gardone Riviera: la successiva “Oh Betty”, infatti, parte subito con un sentito e lungo handclapping a supportare l’esaltante e rumoroso sound dello statunitense con quel vibrante organo, le schitarrate blues e quei suoi cori cari alla tradizione R&B. Diventa davvero impossibile rimanere fermi al proprio posto senza sentire la voglia di alzarsi e ballare.

Poco più avanti “Man With No Name”, estrratto dal suo lavoro più recente, riesce perfettamente a unire elementi funk ad altri blues, in un perfetto ed eccitante mix tra James Brown e Prince.

“Nibbadip”, che verte sul tema principale del suo nuovo album ““ ovvero la storia dei suoi nonni di settima generazione, una serva bianca a contratto di origini scozzesi e uno schiavo afroamericano, che si sposano sfidando le leggi razziste della Virginia del 1750 ““ riesce comunque a essere divertente e luminosa con quel suo coro saltellante e irresistibile.

C’è spazio anche per il canto tradizionale folk “In The Pines”, originariamente non in scaletta e presente sul suo album “The Last Days Of Oakland”: con continui cambi di ritmo ed eccitanti schitarrate, il brano riesce comunque a ottenere ottimi riscontri da parte dei fan bresciani.

“Bullshit Anthem” poi è uno di quei pezzi in cui è impossibile rimanere fermi con la sua perfetta miscela tra elementi funky e R&B che tanto ci ricordano il folletto di Minneapolis; altrettanto irresistibile è anche il recente singolo “Highest Bidder” con quelle sue chitarre blues e quegli elevati ritmi funk a cui si vanno aggiungere fantastici cori provenienti dalla black music.

Infine ci pensa “Plastic Hamburgers” a portarci su rumorosi territori blues-rock e a donarci un’altra botta di energia.

Un’ora e mezzo di puro godimento in cui Fantastic Negrito, accompagnato dalla sua band, ha fatto viaggiare i numerosi fan presenti qui al Vittoriale nel suo universo che non ha paura a spostarsi tra numerosi generi musicali, mentre sa regalare momenti di totale adrenalina, confermando come ogni live-show del californiano sia davvero un evento imperdibile.

Photo Credit: Tom Hilton, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons