I Leatherette sono pronti a pubblicare “Fiesta”, atteso il 14 ottobre 2022 per Bronson Recordings. Come dicono le note stampa, si potrebbero associare agli affini e focosi spiriti post-punk della fiorente scena internazionale come Shame o Squid, oppure a sfrenati rumoristi 90s quali Unwound o Hoover o ancora a urlanti no waver della specie di James Chance, ma la verità  è che la personalità  non manca a questi ragazzi

Dopo “So Long”, “Sunbathing” è il secondo singolo. Il brano è fragoroso e tagliente. Con quegli stop che ti fanno riprendere fiato e poi ti buttano giù, con i polmini pieni e le orecchie piene di rumore. Tra punk e shoegaze. Ma con un lato pop che fa subito entrare in circolo la melodia: 1 minuto e 40 secondi e tutto è magnificamente consumato. Spettacolo.

In principio, eravamo più sentimentali“, afferma il cantante Michele. “Volevamo essere più rudi, e volevamo un sassofonista che suonasse meno jazz“. “Meno male che non sono bravo con il jazz“, replica Jacopo. “Parto più No Wave. Non suonavo da tre anni, avevo deciso che odiavo fottutamente il mio strumento. Avevo provato a suonare la chitarra e ad urlare in alcuni gruppi emo. Poi, per fortuna, ho incontrato i Leatherette e ho ricominciato a suonare il sassofono“.

“Fiesta” è il loro atteso primo album, anche se non si tratta della loro prima pubblicazione. In precedenza, i Leatherette avevano fatto uscire l’EP “Mixed Waste”, per We Were Never Being Boring Collective, inciso durante il lockdown in una sorta di processo di terapia comune. Le canzoni di “Fiesta” sono antecedenti a quelle di Mixed Waste, poichè l’album era stato pianificato prima del COVID e, sebbene da allora la band abbia scritto altre canzoni, voleva pubblicare questa prima serie di brani in un’unica opera. Il titolo, “Fiesta”, e l’artwork dell’album sono un riferimento alle corse dei tori di Pamplona. “è uno strano rituale. Siamo contrari alle corride, ma dal punto di vista iconografico sono affascinanti. Persino a livello metaforico lo sono, perchè la violenza scorre da entrambe le parti ma in maniera festosa. è simile a un concerto, in fondo: stai esprimendo cose violente, con un approccio fisico. E chi sta dall’altra parte reagisce a questo, il che è fantastico“.

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Foto di Maicol Guidetti