Yungblud, coccolato dal buon Mick Jagger, ha rilasciato un’intervista per Rolling Stone UK con la giornalista Hannah Ewens, in cui si è aperto sullo stato attuale della musica made in UK: “Quando guardo i 1975 e gli Arctic Monkeys, per me sono di una generazione molto diversa. Quando parlano, sono profondi. Io non voglio ancora essere profondo, voglio essere su quel cazzo di asfalto, a terra”.

Il musicista ha continuato: “Amo Matty e amo Alex ma non mi relaziono con loro come un tempo. Sono più grandi e tutto è molto serio“. Paladino (per i media e pensiamo anche per i suoi fan) della Gen Z, Yungblud se ne fa portavoce: “Siamo assolutamente una generazione a parte, c’è una grande differenza tra noi. Cervelli diversi, modi diversi di comunicare“. Per quanto riguarda i musicisti con cui è in grado di relazionarsi al momento, l’artista ha nominato Billie Eilish, Lil Nas X, Mac Miller e Lil Peep.

Voglio essere quella sensazione di lanciare la vernice contro il muro e a volte sarà  un capolavoro e a volte farà  fottutamente schifo. Guardo i veri grandi artisti britannici come Amy Winehouse o gli Arctic Monkeys o Sam Fender, che hanno i loro dischi acclamati dalla critica al primo, secondo o terzo album. Io non sono come loro, non sarò mai come loro. Il mio capolavoro non è Back to Black o Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not. Loro si occupano della musica; io mi occupo della gente, cazzo“.

Noi, nel frattempo, ci siamo occupati del suo album e gli abbiamo dato 4,5.