Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

GORILLAZ – “Cracker Island”
[Parlophone]

Si rivedono i Gorillaz con un disco presentato come il suono del cambiamento e una soundtrack per l’ascensione a una nuova dimensione. Pronti per partire verso Cracker Island?

GRUFF RHYS – “The Almond & the Seahorse OST”
[Rough Trade Records]


A due anni di distanza dall’ultimo “Seeking New Gods”, Gruff Rhys torna con un nuovo lavoro in studio: la colonna sonora per il film “The Almond & the Seahorse”, interpretato da Rebel Wilson e Charlotte Gainsbourg.

ALGIERS – “SHOOK”
[Matador]

A 3 anni il precedente “There Is No Year” ecco i nostri amati Algiers.
“SHOOK” è ricco di ospiti: Zack La Rocha, billy woods, Backxwash, Big Rube (The Dungeon Family), Samuel T. Herring (Future Islands), Jae Matthews (Boy Harsher), LaToya Kent (Mourning [A] BLKstar), Nadah El Shazly, DeForrest Brown Jr. (Speaker Music), Patrick Shiroishi, Lee Bains III e Mark Cisneros.

SHAME – “Food for Worms”
[Dead Oceans]

Dopo essersi fatti strada attraverso la crisi di identità nel loro secondo album, gli Shame sono arrivati a maturità con “Food for Worms”, il nuovo lavoro che il frontman Charlie Steen dichiara essere la Lamborghini degli album degli Shame.
Il disco è stato prodotto da Flood (Nick Cave, U2, Foals).

PHIL SELWAY – “Strange Dance”
[Bella Union]

Si rivede Philip Selway in veste solista, mentre qualche voce sul ritorno dei Radiohead inizia a farsi strada. Nel frattempo ritorniamo con piacere nel mondo soffuso, romantico e ovattato del batterista.

U.S. GIRLS – “Bless This Mess”
[4AD]

“Bless This Mess” è un succedersi di abili melodie e una sfaccettata risposta artistica alle complessità della maternità , realizzato durante il periodo di concepimento e nascita dei gemelli di Remy (U.S. Girls). L’album espande la tavolozza sonora e tematica di U.S. Girls e vanta un vasto cast di collaboratori (Alex Frankel degli Holy Ghost!, Marker Starling, Ryland Blackinton dei Cobra Starship, Basia Bulat, Roger Manning Jr. dei Jellyfish e Beck) e ingegneri del suono (Neal H Pogue, Ken Sluiter, Steve Chahley, Maximilian Turnbull).

DEATH VALLEY GIRLS – “Island in the Sky”
[Suicide Squeeze Records]

Registrato allo Station House Studio di Echo Park, Los Angeles, il nuovo disco vede Bonnie Bloomgarden, la mente cantautorale delle Death Valley Girls, usare gli anthemici bagordi della band come una guida alla guarigione spirituale e una tabella di marcia per le future incarnazioni del sè. E se questi possono essere gli obiettivi più alti delle Death Valley Girls fino ad oggi, la musica che ne risulta è anche di gran lunga la più contagiosa e celebrativa.

GINA BIRCH – “I Play My Bass Loud”
[Third Man Records]

Gina Birch, bassista e fondatrice delle icone post-punk The Raincoats, arriva al debutto solista per Third Man Records di Jack White. “I Play My Bass Loud” è così presenato dalla sua autrice:


L’album distilla i miei anni di vita musicale, politica e artistica con queste canzoni che rompono il genere… un diario personale che utilizza suoni e testi, pieno di divertimento, rabbia e narrazione.

THE CHURCH – “The Hypnogogue”
[Communicating Vessels]

La storica band australiana giunge oggi al 26° album in studio. Il frontman Steve Kilbey racconta:

La cosa più prog che abbiamo mai fatto… è un disco di squadra… tutti nella band sono così giustamente orgogliosi di questo disco e tutti hanno contribuito a assicurarsi che fosse il più bello possibile. Personalmente, penso che sia tra i nostri migliori tre album

HUNDRED REASONS – “Glorious Sunset”
[SO Recordings]

Primo album dopo 15 anni per gli Hundred Reasons.
A quanto ci dicono le note stampa, l’impulso creativo sembra non aver mai abbandonato la band composta da Colin Doran (voce), Larry Hibbitt (chitarra, voce), Andy Gilmour (basso) e Andy Bews (batteria) e le loro prime sessions insieme non hanno lavorato sul tentativo di catturare la magia dei loro precedenti quattro album in studio o di affrontare le questioni in sospeso, quanto piuttosto la soddisfazione di un crescente desiderio di essere ancora una volta creativi insieme.

CUT – “Dead City Nights”
[Improved Sequence]

I Cut pubblicano il loro settimo album di studio che arriva dopo sei anni da “Second Skin”.
Registrato insieme al produttore Bruno Germano, il disco vede per la prima volta la partecipazione del batterista Tony Booza, già presente ormai da cinque anni nella formazione di stanza a Bologna insieme a Carlo Masu e Ferruccio Quercetti.

DAVID BREWIS – “The Soft Struggles”
[Daylight Saving Records]

Dopo 8 dischi con i Field Music (band condivisa con il fratello Peter) e 3 con il progetto solista School Of Language, David Brewis giunge al primo lavoro con il suo nome.

THE NECKS – “Travel”
[Northern Spy Records]

“Travel”, diciannovesimo album in studio del trio australiano, documenta la loro recente pratica di iniziare ogni giorno in studio con un’improvvisazione di 20 minuti.

LUCERO – “Should’ve Learned by Now”
[Thirty Tigers]

“Should’ve Learned by Now” è il tredicesimo album della carriera ventennale dei Lucero, ed è ispirato a Husker Du e Violent Femmes e a tutti quegli artisti formativi che la band di Ben Nichols ascoltava in giovane età.

CHASMS – “Glimpse of Heaven”
[felt]

Nuovo lavoro, il terzo in studio, per la cantante e produttrice hawaiana Jess Labrador.

MISS GRIT – “Follow The Cyborg”
[Mute]

A volte gentile e scarno, a volte esplosivo, “Follow the Cyborg”, debut album dell’artista americo-koreana Margaret Sohn, popola un mondo sonoro di sperimentazione elettronica e commoventi chitarre elettriche. A parte i feat. di Stella Mozgawa delle WarpaintAron Kobayashi Ritch dei Momma e Pearla il disco è interamente registrato e prodotto da Miss Grit.

SAM GENDEL – “Cookup”
[Nonesuch]

L’artista jazz reimmagina e reinterpreta brani di Beyoncé, Erykah Badu, Aaliyah, Ginuwine ed altri per un disco ispirato al meglio dell’rnb.

HOST – “IX”
[Nuclear Blast]

Host è il progetto di Greg Mackintosh e Nick Holmes dei Paradise Lost.

GRUFF RHYS – “The Almond & the Seahorse”
[Rough Trade]

A due anni di distanza dall’ultimo “Seeking New Gods” Gruff Rhys torna con un nuovo lavoro in studio: la colonna sonora composta per il film “The Almond & the Seahorse”, interpretato da Rebel Wilson e Charlotte Gainsbourg.