Chris Farren è sempre molto impegnato: la sua carriera è iniziata con i Fake Problems, con cui ha pubblicato tre LP e si è poi divisa tra I suoi lavori solisti e quelli con gli Antarctigo Vespucci, la band creata insieme al suo amico Jeff Rosenstock.

Credit: Dan Ozzi

Il musicista nativo di Naples, Florida è appena ritornato con questo suo quinto album solista, pubblicato dalla Polyvinyl, in cui è stato aiutato da alcuni importanti collaboratori, cominciando dalla sua live drummer Frankie Impastato, che ha scritto il disco insieme a lui, passando poi proprio per Rosenstock, che ha suonato sax e basso in alcune canzoni, fino alla produzione e al mixing curati da Melina Duterte (aka Jay Som).

Ispirato da atmosfere da girl group anni ’60, il nuovo LP arriva dopo quasi quattro anni dal precedente, “Born Hot”.

“All We Ever” ha un non so che dei Pains Of Being Pure At Heart con quel suo basso fuzzy e la potenza melodica delle sue chitarre, ma i synth aggiungono un tocco più poppy al brano.

La successiva “Get Over You” è un brano power-pop con esaltanti sei corde che sembrano riportarci agli anni ’90 e ai primi fantastici Weezer.

La title-track “Doom Singer”, invece, rallenta il ritmo e si trasforma in qualcosa di estremamente pop impreziosito dal lavoro del sax e da ottimi arrangiamenti che ci portano con nostalgia indietro di alcuni decenni, senza dimenticare di aggiungere una certa luminosità West Coast, nonostante parli di convivere con malattie mentali.

Necessario poi citare “First Place” dai toni jazzy assolutamente inaspettati: un ottimo drumming, splendidi fiati e synth e un’atmosfera molto rilassata e piacevole.

Il singolo “Cosmic Leash”, a nostro avviso, è il pezzo più brillante del disco: la batteria violenta, i riff fuzzy e intensi, le melodie azzeccate e un’incredibile emotività nei vocals da parte di Chris lo rendono assolutamente speciale.

Un disco estremamente variegato e interessante che segna un notevole e importante passo in avanti per il musicista nativo della Florida.