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Secondo album in studio per il cantautore lombardo, Donno. “Io Siamo, Tu Siete… Essi?” è un disco che sin dal titolo richiama ad un immaginario onirico ed un po’ fuori dagli schemi. L’originalità dei testi e le melodie accattivanti rendono la seconda fatica discografica di Donno uno dei lavori più interessanti di questo autunno. Sono inni generazionali quelli di “Io Siamo, Tu Siete… Essi?”.

“Alieni”, per esempio, è un pezzo in cui elettronica, new wave ottantiana e cantautorato si fondono in maniera quasi perfetta. Mentre “Chiara” è uno di quei brani dove la libertà espressiva, la trasparenza ed il rifiuto di ogni etichetta, rappresentano le colonne portanti del mood intrinseco della canzone. Contagiosissimo, pure il ritornello di “Nessuna Morale”, uno dei (bei) singoli estratti dall’album.

“Io Siamo, Tu Siete… Essi?”, in definitiva, è un disco che va ascoltato con molta attenzione. E Nicolas Donno si conferma come uno dei nomi più talentuosi dell’attuale scena italiana. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con lui.

Ciao Nicolas! E’ un piacere poter chiacchierare di musica con te. Partiamo subito dal titolo del disco, “Io Siamo, Tu Siete… Essi?”. Personalmente mi ha ricordato un pò Rino Gaetano…
Ciao! Il piacere è reciproco! Rino Gaetano… davvero? Wow, non mi sarebbe mai venuto in mente di fare questa associazione! Hai pensato a “ mio fratello è figlio unico”? O in generale i testi ti hanno ricordato lui? Rino è stato un artista incredibile, anche se devo ammettere che tra gli dei dell’Olimpo del cantautorato italiano Rino è uno di quelli che ho approfondito meno! Ma chi lo sa, magari il mio inconscio ha fatto questa associazione senza che me ne accorgessi

I testi delle canzoni di “Io Siamo, Tu Siete… Essi?” hanno una forte componente “generazionale”. Parli di te stesso, ma alla fine è come se raccontassi di un’intera generazione, per l’appunto. Penso a brani quali “Chiara”, o alla stessa “Alieni”…
Diciamo di sì, è un album con una forte componente generazionale, anche se poi il tema più trattato è sicuramente l’amore, o in generale i sentimenti, le sensazioni… in particolare al giorno d’oggi.

Per quanto riguarda il sound, invece, all’interno del disco spazi da un genere all’altro. Cos’è che ti ha ispirato maggiormente durante la lavorazione dell’album?
Questi ultimi tre anni sono stati gli anni più intensi per me per quanto riguarda la ricerca, la sperimentazione musicale… mi sono messo ad ascoltare qualsiasi cosa, cambiando genere, periodo storico, tanti voli pindarici insomma! E così anche le mie esperienze di vita in questo anni sono state tante… traslochi, relazioni finite, lutti… tutto questo calderone emozionale mi ha portato a scrivere un album che spaziasse di genere in genere e di emozione in emozione… mi sono lasciato trasportare dall’emozione e dall’istinto ogni volta che mi approcciavo a una nuova canzone, senza stare troppo attento a trovare per forza degli elementi comuni tra una canzone e l’altra, anche se poi in fondo penso che ci sia un filo conduttore in tutto questo album nonostante i generi diversi che sono stati affrontati… concludendo: cosa mi ha ispirato di più? Potrà sembrare banale, ma è l’amore per la vita che mi ispira, e che ogni giorno mi sorprende insegnandomi  piccole/grandi cose.

Entrando ancor più nello specifico, è stata più difficile la gestazione del tuo album d’esordio (“Dei E Malanni”) o quella di “Io Siamo, Tu Siete… Essi?”? Il secondo disco, di solito, è uno dei banchi di prova più difficili per un artista…
Per me il processo è esattamente contrario! È stato molto più complicato il primo rispetto al secondo! Studio tanto, dedico tempo anima e corpo alla musica… mi sento molto cresciuto rispetto al primo album! Quando ho scritto Dei e Malanni ero più acerbo in ogni aspetto della musica e avevo le idee meno chiare. Il secondo album l’ho scritto più velocemente, in maniera più fluida e naturale! Sono fiero di Dei e Malanni, ma Io Siamo, Tu Siete…Essi? Lo sento più mio.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai qualche tour in programma?
Progetti futuri? Sono tanti… alcuni li renderò pubblici più avanti, per quanto riguarda Donno ho qualche concerto in programma e l’obiettivo è di farne il più possibile per promuovere l’album. Intanto mi sto già dedicando alle pre produzioni del futuro album! Probabilmente già nel 2024 potrebbe uscire qualcosa di nuovo…

Ringraziandoti ancora per la chiacchierata, ne approfitto per un’ultimissima domanda: ritieni che nell’attuale scena musicale italiana ci sia ancora spazio per un certo tipo di cantautorato?
Come hai detto tu prima i miei testi parlano molto di questa generazione…. Se nella musica, o nell’arte di generale non c’è più spazio, o non ci dovesse essere spazio per temi del genere… beh allora forse è meglio starsene fuori da quello “spazio “.