Credit: Cal McIntyre

I Ride presentano “Last Frontier”, il secondo estratto dal loro settimo album in studio, “Interplay!, annunciato di recente e in uscita il 29 marzo via Wichita Recordings / PIAS. In concomitanza con l’uscita del singolo, il quartetto di Oxford annuncia un tour in Nord America, Regno Unito e Irlanda, ovviamente teniamo le dita incrociate per future date europee che possano anche includere l’Italia.

Parlando del brano, il chitarrista e cantante Andy Bell dice:

Questo è stato il più piccolo della cucciolata della primissima jam session dall’OX4 Studio di Mark, e non l’ho nemmeno incluso nella mia lista dei brani migliori. È stato il nostro produttore, Richie Kennedy, a vedere il potenziale della canzone e l’abbiamo suonata con foga allo studio Vada. Era necessario rinnovare completamente la traccia di accompagnamento e l’arrangiamento, e l’abbiamo riportata alle origini, più verso un’atmosfera martellante alla Joy Division. Per la parte inizialoe ho provato a improvvisare al microfono, cantandola in modi diversi e inventando nuove parti sul momento. Mi sono sentito molto esposto, ma mi sono detto: ‘Sei tra amici, è bene spingersi a provare nuovi modi di scrivere’. È diverso da tutti i lavori vocali che ho fatto. È ancora un modo nuovo di lavorare per me, ma è qualcosa che voglio continuare a provare perché penso che renda migliori le linee vocali; un buon mix di scrittura e improvvisazione.

“Interplay” sarà il terzo album dei Ride da quando si sono riformati nel 2014 e segue “Weather Diaries” del 2017 e “This Is Not A Safe Place” del 2019, che hanno riacceso la scintilla dei Ride, accontentando sia i vecchi fan dello shoegaze sia introducendo una gamma di suoini che hanno attirato le simpatie di un pubblico completamente nuovo. Prodotto dalla band insieme a Richie Kennedy e mixato da Claudius Mittendorfer, le note stampa ci dicono che il nuovo album unisce tutti i punti della loro carriera, prendendo i frenetici attacchi di chitarra, i groove ipnotici e i sognanti ganci melodici dei loro primi lavori e inserendoli in un modello sonoro più espansivo, ispirato a gemme pop degli anni ’80 realizate da Tears For Fears, Talk Talk e i primi U2.