Credit: Tommaso Forti

La nostra gradita anteprima di giornata è dedicata a “Bordi”, il nuovo singolo dei Wabeesabee.

Andrea (batteria e cori) e Saverio (chitarre, tastiere e voce) si conoscono da parecchi anni ed insieme hanno condiviso la passione per la musica con diversi progetti, stabiliti però solo con quest’ultimo: Wabeesabee.
Il nome nasce da “Wabi-sabi”, visione del mondo fondata sull’accoglimento della transitorietà delle cose. Partendo da questa prospettiva, il duo vuole comunicare le esigenze personali sotto il comune tetto della black music, caratterizzata da sonorità R&B e influenze gospel, celebrando l’intimità che porta al confronto con sé stessi.

Nel 2021 si esibiscono per la prima volta al format Fra(m)menti, organizzato da Pulp Dischi in esclusiva per Rolling Stone e pubblicano poco dopo il primo disco, “Muktada” (Pulp Dischi/Artist First). Il disco è un omaggio alla musica in primo luogo, un viaggio sonoro tra diverse istanze che si occupano principalmente di errori, o fare i conti con sé stessi. Questo lavoro è promosso attraverso alcuni dei palchi più suggestivi dello Stivale come quello del Meeting Del Mare di Marina di Camerota, della Darsena, del Mare Culturale Urbano di Milano, aprendo a Venerus e Joan Thiele fra gli altri.

Successivamente al tour estivo rilasciano un singolo, “Mandorla”, uscito a dicembre 2021 tramite Pulp Dischi in contemporanea con la prima stampa del vinile “Muktada” edito in due versioni (una “classica” e una in tiratura limitata esclusiva).

Ora la marcia di avvcinamento a “Isole”, il nuovo album, è in pieno svolgimento.

“Bordi” è il secondo singolo estratto dal nostro album, “Isole”. Ci siamo chiesti se fosse possibile scrivere qualcosa che si materializzasse come fosse una mano, che ti afferra nei momenti più bui in cui ci si isola, e spesso isolarsi ispessisce quel muro che si rivela per tutti noi come illusorio, una volta frequentate le famose “persone giuste”. Non esistono persone giuste, le carichiamo della giustizia quando invece crediamo sia più oneroso parlare di volontà, poiché la volontà di uscire dai nostri abissi è una responsabilità personale.