Bristol, terra di buona musica, regala un altro esordio degno di nota: quello degli Erotic Secrets Of Pompeii. Post – punk e art rock si fondono in un mix tenebroso e audace, le principali fonti d’ispirazione sono Dalì, Mapplethorpe, i “mondo movies” italiani degli anni sessanta e settanta (“Mondo Cane 1 e 2”,  “Mondo Nudo”, “Mondo Infame”, “Mondo Bizzarro”).

L’obiettivo della band sembra proprio quello di divertire, sconvolgere e stimolare il lato più lascivo e trasgressivo degli esseri umani. Riferimenti musicali ampi – Franz Ferdinand, Cardiacs, Virgin Prunes – presentazione teatrale con maschere e trucco ma al di là dell’estetica sono le tracce di “Mondo Maleficum” a colpire l’immaginazione.  L’impatto è forte e godibile, un moderno pastiche di storia, occulto, vita vissuta.

Sezione ritmica affiatata – Jake Cheesman alla batteria,  Julian Port al basso – le tenaci trame chitarristiche di  Tom Hackwell e Sean Jones, magnetismo e mistero – merito soprattutto del frontman Thomas Hawtin – che pur senza grosse innovazioni convince nel sound e nella personalità, soprattutto in “Venus Ascending”, “Bad Weather at Beachy Head” e “Tenderness Has Failed Me”. Dieci frutti infernali per una band ambiziosa e dionisiaca.

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Erotic Secrets Of Pompeii
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