Squisitezze indie-pop ed una trama quasi da romanzo pervadono le atmosfere del nuovo capitolo discografico di Dan Hornsby, alias True Green. “My Lost Decade”, infatti, è un lavoro che scorre via con una leggerezza sottile, malinconica, ma non per questo cupa o crepuscolare. Anzi.

Credit: Bandcamp

Nei nove brani che compongono la tracklist del disco, riscontriamo una sorta di delicata consapevolezza, un’immaginifica linea sottile che ci trascina con sé a suon di gustose melodie e di piccoli inni quasi lo-fi. È un racconto quello di True Green. Una trama ben imbastita. Non a caso, il Nostro, è anche un brillante romanziere.

Per entrare ancor più nello specifico, appare fin troppo chiaro che con “My Lost Decade” Hornsby voglia rifarsi un po’ ai “decenni perduti” di Dylan e Lennon (gli Anni Ottanta per il genio americano ed i Settanta per l’autore di “Instant Karma!”). L’artista di Minneapolis, però, si muove attraverso coordinate e sfumature maggiormente indefinite; di certo, con un mood ben più scanzonato rispetto ai due mostri sacri sopraccitati. La title-track, che è pure il pezzo che apre le danze dell’album, è una traccia dal forte retrogusto cinematografico. Come se Nolan provasse a dirigere un film basato sulla trama di un libro di Sparks. Due mondi completamente agli antipodi.

È un personaggio atipico, True Green. Eclettico. “Hopeless Diamond”, per esempio, è un frullato di note dal sapore vintage di cui è difficile non invaghirsi sin dal principio. Dan Hornsby, del resto, canta agli altri per cantare a sé stesso. Basti ascoltare quella sorta di preghiera pagana che è “My Peccadilloes” o l’incedere piuttosto cartoonesco di un pezzo come “DED” per rendersi conto di trovarsi di fronte ad un artista vero, spudoratamente sincero. Nonché, atipicamente cool. E se la musica è un messaggio perenne, quello lanciato da True Green attraverso le pieghe di “My Lost Decade” arriva forte e chiaro: gli inutili orpelli, talvolta, è meglio lasciarli sull’uscio della creatività.

Occorre perdersi per poi ritrovarsi. Mettere un punto alle infinite virgole della vita, lasciarsi alle spalle i nuvoloni neri di temporali mai scoppiati. True Green ci è riuscito attraverso la poetica magnificenza di un lavoro, questo “My Lost Decade”, che riesce a brillare di luce propria pur senza snaturare quello che è l’humus intrinseco di un sound che rinuncia alla banale sfarzosità per arrivare agli altri con un’immediatezza quasi disarmante.  

In definitiva, un signor disco.