Charlie Fuzz - foto press kit inviato da ufficio stampa - credit foto: Federico Mantova
Credit: Federico Mantova

Il nome di Charlie Fuzz (all’anagrafe Carlo Cerroni) non è certo nuovo sulle nostre pagine e ci piace continuare a seguirlo perché è artista in grado ogni volta di sorprenderci, sapendo muoversi nel solco di un pop-rock di stampo cantautorale. E per quanto possa venire facile accomunarlo a colleghi contemporanei come ad esempio Calcutta, se non altro in alcun riconoscibili riferimenti, è evidente allo stesso modo che i due differiscano per sound e attitudine.

Oltretutto Charlie con “Tuttuguale”, ultimo singolo pubblicato in ordine di tempo, mostra di discostarsi proprio in generale dai trend attuali, specie se rapportato a ciò che viene maggiormente prodotto dalle nostre parti.

La canzone mostra un’ulteriore evoluzione di un percorso solista iniziato nel 2018 con l’Ep “Varenne” (dopo un paio di esperienze alla guida di gruppi giovanili) e proseguito negli anni da altri interessanti episodi come “Indifferenti” o “Calamite”: via via la componente chitarristica è venuta meno a favore di arrangiamenti più variegati, dove un suono vintage fa capolino intrecciandosi bene con la strumentazione classica “ da band” grazie anche a un lavoro di fino in fase di produzione del fidato Francesco Megha.

Scritto da Charlie Fuzz (coadiuvato da Berry Margani e dallo stesso Megha) “Tuttuguale” racconta di un incontro di due anime erranti fugace eppure salvifico, le atmosfere ricordano a tratti quelle del miglior Enzo Carella ma a colpire è anche l’interpretazione del Nostro, mai così a fuoco.

Una prova quindi convincente, l’ennesima a certificarne il talento: che i tempi siano maturi per un disco sulla lunga distanza?

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