Mary Timony non ha certo bisogno di presentazioni non fosse altro perché è stata componente di band importanti come Helium, Autoclave, Wild Flag ed Ex Hex.

Credit: Chris Grady

La musicista di Washington, D.C. ha anche pubblicato alcuni album solista e ora arriviamo a quota cinque con questo “Untame The Tiger”, realizzato dalla prestigiosa Merge Records.

Questo nuovo LP, che arriva dopo quasi diciassette anni dal precedente, “The Shapes We Make” (uscito a nome della Mary Timony Band), è stato registrato nel corso di due anni in cui la statunitense ha vissuto parecchie esperienze difficili come la fine di una lunga relazione e la morte di entrambi i genitori.

Nonostante tutto questo Mary è riuscita a portare avanti il suo lavoro che, come dice lei stessa, è stato la sua ancora per andare avanti e ritrovare la speranza in un momento così negativo e pesante.

L’iniziale “No Thirds”, mentre la lascia tranquillamente dimostrare tutte le sue doti alla chitarra, pulsa con le sue percussioni vibranti, ma allo stesso tempo lascia spazio a inaspettati violini che aggiungono un tocco folk ricco ed elegante al brano, mentre la voce della Timony è sempre piena di sincera passione.

La successiva “Summer”, invece, ci riporta verso intensi territori alt-rock dai sapori ’90s, rimandandoci con la mente a una delle sue precedenti band, le Ex Hex.

Proprio al centro dell’album, invece, troviamo uno dei brani più sorprendenti di questo nuovo disco di Mary, “The Guest”: il brano, dall’atmosfera rilassata e dai toni soft, si muove con grande facilità su territori country-folk, lasciando comunque anche spazio alla statunitense per sfoggiare le sue qualità con la sei corde.

E, mentre “Looking For The Sun” ci ricorda il suo vecchio materiale solista psych-rock, “The Dream” è una ballata piuttosto cupa, ma allo stesso tempo elegante e di grande qualità.

Un lavoro variegato e interessante, questo “Untame The Tiger” ci fa conoscere numerose sfaccettature di Mary, una musicista di grande talento e esperienza, che ancora una volta riesce a centrare il bersaglio con le sue numerose frecce.